Unità di supporto logistico (Logistic Support Ship - LSS) Vulcano della Marina Militare, varata il 22 giugno 2018 (Ansa)

L'Italia manda una nave-ospedale davanti a Gaza. Domani a Parigi il coordinamento internazionale

Giulia Pompili

La nave Vulcano della Marina sta per salpare da Civitavecchia. Dal G7 alla conferenza di Parigi di domani, indetta da Macron, c'è un'azione coordinata su Israele per fermare le operazioni su Gaza: la missione umanitaria potrebbe essere incompatibile con i bombardamenti

 

[aggiornato alle ore 18:20]

 

È previsto domani, a Parigi, l'annuncio del coordinamento internazionale per gli aiuti umanitari a Gaza, che dovrebbe riguardare anche l'effettivo inizio di una pausa umanitaria per permettere a navi e aerei cargo di avvicinarsi il più possibile alla striscia e procedere con la missione.

 

La scorsa settimana il presidente Macron ha annunciato l'iniziativa - organizzata a margine del Paris Peace Forum - alla quale parteciperanno oltre ai paesi occidentali anche l'Egitto, la Giordania e i Paesi arabi del Golfo. Non ci sarà Israele: Macron ha parlato ieri con il primo ministro Benjamin Netanyahu e ci sarà un'altra telefonata una volta terminata la conferenza sugli aiuti, ha fatto sapere l'Eliseo. 

 

Alla conferenza di Parigi parteciperà il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani: la notizia è confermata dalla Farnesina. Il ministro sta rientrando da Tokyo dove si è svolta l'ultima riunione dei ministri degli Esteri del G7 sotto la presidenza giapponese: nel comunicato finale, i membri del G7 hanno dichiarato di sostenere la conferenza umanitaria di Parigi del 9 novembre e di auspicare per una pausa umanitaria: "Sosteniamo le pause umanitarie e i corridoi per facilitare l'assistenza urgente, la circolazione dei civili e il rilascio degli ostaggi", si legge nel documento. C'è quindi un coordinamento politico e negoziale internazionale che sta spingendo Israele a fermare momentaneamente le operazioni militari su Gaza.

 

E però proprio oggi, con un giorno di anticipo, in una conferenza stampa a sorpresa il ministro Guido Crosetto ha annunciato l’invio da parte della Difesa italiana della prima nave-ospedale davanti alle acque di Gaza, alla quale si aggiungerà in seguito un ospedale da campo - non è stato ancora annunciato il suo effettivo posizionamento all’interno del territorio palestinese. La nave Vulcano della Marina sta per salpare da Civitavecchia. L’Italia è il primo paese a portare avanti un’iniziativa simile per assistere i civili, ha detto Crosetto: “Vogliamo iniziare una gara di solidarietà” con altri paesi. Domani l'iniziativa italiana sarà in qualche modo inserita nella cornice di quella internazionale. 

   

 

La richiesta, dice il ministro, è arrivata a seguito di negoziati con americani e “direttamente dalle autorità palestinesi”. Crosetto ha assicurato che sono stati coinvolti tutti gli attori della crisi, compresa Israele. Anche la Francia nelle scorse settimane ha inviato la portaelicotteri Tonnerre nel Mediterraneo orientale - una nave provvista di un piccolo ospedale - che poi si è avvicendato con altre navi militari francesi, ma lo scopo della missione non è stato ancora reso noto.

 

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  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.