In Italia conta più il processo mediatico di quello giudiziario. Il caso Berlusconi
Dopo anni "di fesserie giudiziarie su Berlusconi, alla fine la sentenza la si è considerata come un fatto secondario", ha detto il direttore Claudio Cerasa a In Onda
"Noto con dispiacere che i processi in Italia non contano più perché la verità giudiziaria viene completamente scavalcata dalla verità mediatica. Il processo mediatico conta infinitamente di più del processo giudiziario e quindi quando arriva una sentenza che smentisce anni e anni di fesserie giudiziarie su Berlusconi, alla fine la sentenza la si considera come un fatto secondario, perché rimane ciò che ha detto, ciò che abbiamo sentito, come se fosse giusto sentire tutte le intercettazioni all'interno di un processo che si è rivelato essere al centro di qualcosa che non esisteva. E' una vergogna aver fatto un processo sulla base del nulla: il fatto non sussiste", ha detto il direttore Claudio Cerasa al programma di La7 In Onda.


bruxelles
L'Ue propone di reintrodurre i dazi a Israele, ma von der Leyen sa che non c'è la maggioranza
“Non vogliamo punire Israele o i cittadini israeliani, ma fare pressione sul governo israeliano affinché cambi strada a Gaza”, ha detto l’Alto rappresentante, Kaja Kallas. Eppure la proposta della presidente della Commissione di sospendere la parte commerciale dell’accordo Ue-Israele appare come un atto simbolico di opportunismo politico. Che rischia di essere insabbiato a causa del veto di uno o più governi
