Elezioni francesi, Macron rieletto presidente

Mauro Zanon

Al secondo turno delle presidenziali francesi, secondo le proiezioni, il presidente uscente ha battuto Marine Le Pen per la seconda volta, 58 a 42

Parigi. Emmanuel Macron è stato rieletto presidente della Repubblica francese. Per la seconda volta consecutiva il candidato della République en marche ha avuto la meglio sulla sua rivale sovranista, Marine Le Pen, leader del Rassemblement national.

 

Secondo gli exit poll, il presidente ha ottenuto il 58,2 per cento dei voti contro il 41,8 per cento della Le Pen.

      

    

 
Come previsto alla vigilia, il tasso di astensione è stato molto alto: circa il 28 per cento, 1,7 punti percentuali in più rispetto al primo turno. Per ritrovare un tasso più elevato bisogna risalire fino al 1969, quando la percentuale degli astensionisti fu del 31 per cento (nel 2017, si attestò al 25,4). Cinque anni fa, Macron aveva scelto l’esplanade du Louvre per festeggiare la sua vittoria sulle note dell’“Inno alla gioia”. Per la sua rielezione, ha optato per un altro luogo altamente simbolico come il Champ-de-Mars, ai piedi della Tour Eiffel, e accanto al Grand Palais Éphémère, padiglione espositivo temporaneo costruito per ospitare mostre ed eventi culturali mentre il Grand Palais viene rinnovato.

  

 

Per un fedelissimo del capo dello stato francese, questa struttura, realizzata in poco più di un anno, è “un messaggio di modernità e di innovazione, attraverso un edificio composto interamente di materiali rinnovabili. Per il presidente è il segno delle sfide della nostra epoca”. Nella folla raccolta per festeggiare Macron si canta “Et un et deux et cinq ans de plus”. E dagli altoparlanti suonano i Daft Punk: " One more time".

   

 

Le Pen, dal canto suo, aveva invece programmato di recarsi al pavillon d’Armenonville, nel bois de Boulogne, per raggiungere i tredici autobus della campagna elettorale e in seguito convergere con il convoglio nella capitale. “L’idea è che i tredici autobus rappresentino ciascuno una regione francese e che seguano l’auto di Le Pen, secondo un percorso pianificato intorno ai maggiori monumenti parigini e quindi francesi della capitale”, ha dichiarato a France Info un quadro del Rassemblement national.

  

Ma non ci sarà nessuna festa lepenista, perché Marine, la figlia dell’ex parà Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front national, ha perso ancora. La mattina era iniziata col brivido, con la notizia di un accoltellamento in una chiesa a Nizza, durante il quale sono state ferite due persone: il prete e una fedele, entrambi, fortunatamente, fuori pericolo di vita. Secondo le informazioni del Point, l’aggressore è un 31enne di nome Kévin, che soffre di disturbi bipolari. “Ha spontaneamente dichiarato ai poliziotti di essere di confessione ebraica e che in questo giorno di elezioni voleva uccidere Macron, ma alla fine ha ripiegato su una chiesa”, ha detto una fonte di polizia al Point. Nel pomeriggio, è stata inoltre diffusa una nota dell’ambasciata americana a Parigi, che invitava i propri cittadini presenti in Francia a stare alla larga dalle grandi città per potenziali “rischi di terrorismo e di disordini”, ma anche di “manifestazioni violente” a partire dalle 20, una volta emerso il risultato dello scrutinio. “Manifestazioni spontanee nelle grandi città francesi dopo le 20 potrebbero diventare violente”, si legge nella nota dell’ambasciata americana. Nel quartier generale della candidata del Rassemblement national, erano pronte le bottiglie di champagne con l’etichetta “Marine Présidente 2022”. Forse non verranno buttate come i volantini elettorali con la foto con Vladimir Putin, ma di certo lo champagne andrà di traverso.