Un vecchio drone militare sovietico si è schiantato a Zagabria, in Croazia

Il velivolo potrebbe essere un Tu-141 "non si sa se ucraino o russo", ha detto il premier croato. Problema: ha volato, apparentemente inosservato, per centinaia di chilometri nello spazio aereo di due paesi Nato

Redazione

Ieri intorno alle 23 un drone militare, lungo quasi 15 metri, si è schiantato a Zagabria, nella capitale croata. "È un miracolo che non abbia colpito nessuno" ha detto Tomislav Tomašević, il sindaco della città. Le foto e i video della scena dell'incidente mostrano pezzi di metallo del relitto sparsi per terra, un paracadute (in dotazione al velivolo per atterraggi morbidi) appeso ai rami di un albero e quella che sembra essere la sezione di un'ala. La polizia ha isolato l'area dell'incidente per le indagini.

  

Secondo il premier croato, Andrej Plenkovich, il drone "non si sa se sia di proprietà dell'esercito ucraino o russo". Il velivolo in questione dovrebbe essere un Tupolev Tu-141 Strizh ("rondone" in russo) che deve aver avuto un grave malfunzionamento, hanno detto gi esperti militari della rivista online The War Zone. Si tratta di un aeromobile a pilotaggio remoto da ricognizione a medio raggio sviluppato alla fine degli anni settanta dall'Unione Sovietiva. A quei tempi non fu mai esportato ma dopo la dissoluzione dell'Urss diversi esemplari sono finiti nelle aviazioni militari delle neonate repubbliche indipendenti. L'Ucraina è l'unico operatore attuale noto del Tu-141. E infatti, secondo alcuni resoconti non ufficiali, l'Ucraina da qualche giorno li ha rimessi in funzione. 

    

    
Il velivolo senza pilota ha fatto un lungo viaggio fuori controllo: ha sorvolato l'Ungheria per 40 minuti e ha attraversato lo spazio aereo croato per sette minuti, prima di schiantarsi. Significa che ha volato per almeno 560 chilometri, apparentemente inosservato dalle difese aeree in Croazia e Ungheria, entrambi membri della Nato

  

 

Il drone nell'impatto con il suolo ha creato un cratere di circa tre metri provocando danni ad alcune automobili parcheggiate nelle vicinanze, in un quartiere densamente abitato. Probabilmente ha terminato il suo volo perché è rimasto senza carburante (cosa che ha impedito un'esplosione maggiore al momento dell'impatto). Poiché il velivolo ha un raggio d'azione di mille chilometri, si presume possa essere decollato dalla zona di Odessa, la città assediata dai russi nel sud dell'Ucraina. 

   

Il sindaco di Zagabria ha confermato che fortunatamente non ci sono stati feriti e che alcune parti del drone sono cadute in zone diverse della città, ora transennate dalla polizia. Intanto un'indagine governativa è in corso. La Croazia ieri sera ha chiuso il suo spazio aereo.

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