La Francia venderà alla Grecia tre fregate

Mauro Zanon

Il costruttore Naval Group può tirare un sospiro di sollievo con la conferma dell’acquisto per un totale di 3 miliardi di euro. Atene è in discussione con Parigi anche per l’acquisto di tre corvette Gowind. Un successo simbolico e diplomatico dopo lo schiaffo dell'Australia

L’annullamento improvviso del “contrat du siècle” tra Francia e Australia per la consegna di dodici sottomarini costruiti da Naval Group è uno schiaffo diplomatico e industriale che farà male per molto tempo a Parigi. Ma il principale costruttore navale francese, specializzato nei sistemi di difesa, può tirare un piccolo sospiro di sollievo questa mattina, dopo la conferma dell’acquisto di tre fregate Belharra (con l’opzione di una quarta) da parte della Grecia per un totale di 3 miliardi di euro.

  

“Oggi è una giornata storica per la Grecia e per la Francia perché viene rafforzata la cooperazione bilaterale nel settore della difesa”, ha dichiarato il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis a Parigi in una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron. “La firma dell’accordo sull’istituzione di una partnership strategica per la cooperazione nella difesa e nella sicurezza non solo riflette ma rafforza una realtà che è nota a tutti, ossia che i nostri due paesi, Grecia e Francia, hanno già sviluppato un’alleanza molto forte che va oltre i nostri obblighi reciproci in ambito Ue e Nato”, ha aggiunto Mitsotakis, secondo cui questo accordo apre la strada ad una difesa europea “autonoma”.

   

L’annuncio del contratto (una lettera di intenti era già stata firmata nel 2019) interviene dopo diversi mesi di discussione tra Parigi e Atene. Naval Group era in competizione con alcuni paesi europei per ottenere questa commessa, ma soprattutto con gli Stati Uniti. Secondo alcune fonti sentite da Bfm.tv, la Grecia avrebbe respinto l’offerta statunitense per modernizzare la sua flotta in ragione dei costi di manutenzione estremamente elevati, ma anche per via del “metodo americano” nel quadro dell’affaire dei sottomarini. Stando a quanto riportato dal quotidiano economico parigino Les Echos, l’ultima proposta di Naval Group, quella che ha sedotto il governo ellenico, è stata lanciata in extremis la scorsa settimana. Gli americani di Lockheed Martin con le loro fregate di tipo SLS cantavano già vittoria. Ma il blitz di Parigi, con la proposta di fregate a un prezzo più vantaggioso e la promessa di una rapida consegna, ha cambiato le carte in tavola.

     

“Per mancanza di nuovi ordini da esportare, il cantiere di Lorient di Naval Group, ormai, lavora quasi esclusivamente con la Marina francese, la quale ha dovuto accelerare i suoi ordini per mantenere nel cantiere un piano di lavoro sufficiente per salvaguardare il savoir-faire e non licenziare nessuno. Per i greci, la Francia si impegnerebbe a consegnare almeno tre fregate tra il 2025 e il 2026”, racconta Les Echos.

 

Atene è in discussione con Parigi anche per l’acquisto di tre corvette Gowind: se si concretizzasse anche questa trattativa, il totale della commessa lieviterebbe a circa 5 miliardi. Per ora, tuttavia, non ci sono ancora conferme in merito. I 3 miliardi che la Grecia sborserà per acquistare le tre fregate Belharra non faranno certo dimenticare a Macron i 56 miliardi che si sono volatilizzati due settimane fa, mandando nel panico l’industria della difesa esagonale. Ma rappresentano indubbiamente un successo simbolico e diplomatico nella lunga strada che porta alla difesa comune, all’autonomia strategica su cui Parigi vuole puntare tutte le sue fiches.

 

A metà settembre, la Grecia di Mitsotakis, in ragione delle tensioni ricorrenti con la Turchia di Erdogan nel Mar Egeo, aveva annunciato l’acquisto di sei caccia Rafale supplementari, portando il totale dei suoi ordini a ventiquattro apparecchi. Atene, a gennaio, aveva infatti già firmato un contratto da 2,5 miliardi di euro con Parigi che prevedeva la consegna di dodici Rafale usati dall’Aeronautica francese e sei nuovi di zecca, tutti dello standard F3R. La decisione era stata salutata con entusiasmo dalla Francia, che parlò di “avancée” nella cooperazione europea in materia di difesa, di passo in avanti verso quella difesa comune che è il grande sogno di Macron. “Una notizia eccellente. Avanziamo insieme per costruire una vera autonomia europea”, commentò la ministra della Difesa Florence Parly.

  

Questa mattina, la Parly è stata la prima a manifestare la sua gioia per l’ufficializzazione del contratto: “Grecia e Francia continuano la loro storica cooperazione: la Grecia sceglie la Francia e Naval Group per dotare la sua Marina di tre fregate di costruzione francese, con una quarta in opzione. Apparecchi all’avanguardia che contribuiscono a una difesa europea ambiziosa”.

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