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Europa Ore 7

Lo Stato dell'Unione in sospeso causa elezioni

David Carretta

La presidente von der Leyen può concentrarsi sulle sue priorità legislative: Green deal e digitalizzazione. Ma molto della buona riuscita dei programmi futuri dipenderà da quanto accadrà in Germania, Francia e Italia

La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, mercoledì pronuncerà il suo secondo discorso sullo Stato dell'Unione davanti al Parlamento europeo. Rispetto a un anno fa, tutto è cambiato per il meglio. Malgrado la variante Delta, la situazione sanitaria sembra essere sotto controllo. La ripresa economica è più forte del previsto. I conflitti del secondo semestre del 2020 sul Recovery fund sono stati superati. Quelli del primo semestre del 2021 sui vaccini sono stati dimenticati. La Commissione ha mantenuto le sue due principali promesse: consegnare entro luglio un numero di dosi sufficienti per vaccinare il 70 per cento della popolazione adulta e iniziare a versare i primi miliardi del Recovery fund.

Secondo i dati dell'Ecdc, il 70,8 per cento degli adulti nell'Ue è completamente vaccinato. Dodici stati membri hanno ricevuto l'anticipo di prestiti e sovvenzioni attribuiti loro dal Recovery fund per un totale di quasi 50 miliardi.

 

Dopo 18 mesi quasi monopolizzati dal Covid-19, oltre a rivendicare i successi, von der Leyen può concentrarsi sulle sue priorità legislative: Green deal e digitalizzazione. Dopo l'Afghanistan von der Leyen parlerà a lungo anche di difesa comune e autonomia strategica. Ma lo Stato dell'Unione è appeso a tre voti in tre grandi stati membri: le legislative in Germania, le presidenziali in Francia e il prossimo presidente della Repubblica in Italia.

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