Editoriali

 In Francia il pass sanitario anche al bar

Redazione

Macron reintroduce restrizioni. Obbligo di vaccini per il personale medico 

In Francia, a partire da agosto, per entrare in un bar o in un ristorante, andare al cinema o al centro commerciale, salire a bordo di un treno o di un aereo, sarà obbligatorio esibire il pass sanitario contenente una di questa tre prove: un certificato di avvenuta vaccinazione, un test Pcr o antigenico con esito negativo effettuato non più di 48 ore prima o un documento che attesti la guarigione dal Covid-19. Lo ha annunciato ieri sera il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, durante un discorso alla nazione sulla crisi sanitaria e la fine del quinquennio. “Il nostro paese si trova di fronte a una forte ripresa dell’epidemia”, ha esordito Macron, manifestando le sue inquietudini per l’avanzata della variante Delta e spiegando che il vaccino è l’unico scudo collettivo. “Se non interveniamo oggi, il numero dei casi continuerà ad aumentare e i ricoveri cresceranno a partire da agosto”, ha aggiunto il capo dello stato francese. Per tutti i luoghi e gli eventi che ospitano più di cinquanta persone, ha precisato Macron, il “pass sanitaire”, che non è il green pass europeo, ma un pass interno francese, sarà necessario già dal 21 luglio. Attualmente è richiesto solo per accedere a luoghi e eventi che accolgono più di mille persone. A partire dal 15 settembre, inoltre, la vaccinazione diventerà obbligatoria per il personale sanitario francese. Chi si opporrà potrà incorrere in sanzioni. L’obiettivo dell’inquilino dell’Eliseo, tramite queste restrizioni, è quello di spingere tutti i francesi a vaccinarsi, non solo medici e infermieri, ed evitare una quarta ondata alla rentrée, con conseguenze nefaste per l’economia, oltre che per lo stato d’animo del paese. Il rischio, tuttavia, è che annunci così drastici nel paese europeo con il più alto numero di No vax possano scatenare un’onda di rigetto.  

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