Lezioni per il mondo dal rigetto americano

Il dopo Trump e tutti i pozzi avvelenati in quattro anni di dibattito pubblico intossicato

L'insegnamento di McCain e l'eredità tossica del trumpismo. Passare dalla politica dei capri espiatori a quella delle soluzioni. Il dopo Trump, e non solo in America, in fondo è tutto qui

Claudio Cerasa

Si commetterebbe un grave errore ad archiviare la stagione trumpiana pensando che negli ultimi quattro anni il virus del trumpismo sia stato un qualcosa che ha infettato solo il dibattito pubblico americano. Il virus del trumpismo, che in attesa di un rigetto globale continuerà a esistere anche con Trump lontano dalla Casa Bianca, è stato molto altro e più che con una certa idea di come orientare la destra c’entra con una certa idea di come orientare il mondo.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.