Europa Ore 7

L'Ue geopolitica in bilico sulla Bielorussia

Cipro tiene in ostaggio le sanzioni perché vuole un'azione contro la Turchia

David Carretta

"Nonostante ci sia una chiara volontà " di sanzionare il regime di Lukashenka, "non è stato possibile raggiungere l'unanimità necessaria. La questione passerà al vertice dei leader europei di giovedì e venerdì", ha detto l'Alto rappresentate Josep Borrell. "È in gioco la credibilità dell'Unione europea"

Europa Ore 7 - La newsletter europea, tutti i giorni


I ministri degli Esteri dell'Unione Europea ieri non sono riusciti a sbloccare lo stallo sulle sanzioni sulla Bielorussia, dopo che Cipro ha posto il veto su una lista nera di una quarantina di funzionari responsabili delle frodi elettorali e della repressione contro i manifestanti che chiedono la partenza di Alxander Lukashenka. “La nostra reazione a ogni tipo di violazione dei nostri valori e principi base non può essere à la carte”, ha spiegato il capo della diplomazia cipriota, Nikos Christodoulides. Il 28 agosto a Berlino, l'Ue aveva promesso sanzioni rapide anche contro la Turchia per le sue attività nel Mediterraneo che non si sono concretizzate. Malgrado forti pressioni dagli altri 26, Cipro ha scelto di tenere in ostaggio le sanzioni sulla Bielorussia.

 

    

 

"Nonostante ci sia una chiara volontà” di sanzionare il regime Lukashenko, "non è stato possibile raggiungere l'unanimità necessaria. La questione passerà al Vertice dei leader Ue di giovedì e venerdì”, ha detto l'Alto rappresentante, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri. “E' in gioco la credibilità dell'Unione europea”, ha avvertito Borrell.
 
“Ci hanno rubato i nostro voti durante questa elezione. Solo con il sostegno della comunità internazionale saremo in grado di vincere la nostra battaglia per una Bielorussia democratica”, aveva detto in mattinata la candidata dell'opposizione Svetlana Tikhanovskaya, dopo una prima colazione con i ministri degli Esteri dell'Ue. “Continueremo a protestare per settimane, mesi, anche anni, se necessario. Non saremo più ostaggi di Lukashenka”, ha promesso Tikhanovskaya, in un'audizione al Parlamento europeo. Il suo presidente David Sassoli ha chiesto “una transizione pacifica del potere” come “unica soluzione percorribile” per la Bielorussia. Qui un commento sugli hacker che strappano il passamontagna ai poliziotti di Lukashenka.

 

Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 22 settembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo. Notizie, analisi, idee e indiscrezioni: questo piccolo quotidiano sull'Ue è partito ieri, ma ha avuto qualche difficoltà a raggiungere molti di voi. Il sito del Foglio è a prova di bomba su sicurezza e Gdpr (l'acronimo del regolamento europeo sulla protezione dei dati personali) per rispetto della legge e dei nostri lettori. Ma, tra registrazione con codice di sicurezza e conferma di voler ricevere le newsletter, Europa Ore 7 ha raggiunto un numero limitato di persone. L'edizione di ieri la travate qui. Siamo al lavoro per risolvere il problema. Intanto, tutte le nostre scuse.

 

l futuro di Nord Stream 2 si gioca più a Berlino che a Bruxelles - Il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, si è lanciato in una difesa di Nord Stream 2, nel momento in cui lo stop al gasdotto viene considerato come possibile sanzioni nei confronti della Russia per l'avvelenamento di Alexei Navalny. Scholz ha detto che il progetto è un investimento privato e non rischia di aumentare la dipendenza della Germania dal gas russo. Sia la Cdu di Angela Merkel che la Spd di Scholz sono divise su Nord Stream 2. La discussione a Berlino dimostra che è lì, e non a Bruxelles, che si gioca il futuro del gasdotto.

Ursula si consulta sulla seconda ondata Covid-19 - La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha ricevuto il microbiologo belga, Peter Piot, per discutere della pandemia Covid-19. L'incontro con il suo consigliere speciale per il coronavirus, annunciato a sorpresa ieri dai portavoce della Commissione, lascia intendere che von der Leyen sia preoccupata per il rischio di una seconda ondata di contagi nell'Ue. Ma Paola Peduzzi spiega le tre ragioni per cui la seconda ondata è diversa dalla prima. Almeno nel Regno Unito.
 
Ursula discute con Sassoli di Recovery Fund e bilancio Ue - “Buono scambio con il presidente Sassoli sui prossimi passi nell'adozione del nostro Recovery plan “Next Generation Eu” e del bilancio Ue. Il nostro obiettivo comune: avere un piano per la ripresa forte e un bilancio funzionante il 1 gennaio 2021. Lo dobbiamo ai cittadini”, ha scritto von der Leyen su twitter dopo un incontro con David Sassoli. I due hanno discusso delle condizioni poste dal Parlamento europeo su risorse proprie e stato di diritto per dare il via libera al bilancio 2021-27 dell'Ue, a cui è collegato il Recovery fund. L'intransigenza del Parlamento europeo potrebbe portare a un ritardo nei programmi Ue e nell'esborso dei fondi.

In attesa del Recovery fund, 660 milioni dirottati per l'Italia - La Commissione ieri ha deciso di riallocare 660 milioni dei fondi della Coesione destinati all'Italia per destinarli alla crisi del coronavirus attraverso la modifica dei programmi operativi di Lombardia e Sicilia, con un tasso di cofinanziamento al 100 per cento. La Lombardia potrà rafforzare i suoi servizi sanitari con 193 milioni e destinare 10 milioni alle Pmi. Per la Sicilia 4,3 milioni saranno destinati alla sanità, 320 milioni alla liquidità delle Pmi, 75 milioni al turismo e 60 milioni a ristrutturazioni di scuole.

Attenzione alla cortina di fumo sulle riforme del Recovery fund - Sul Financial Times Wolfang Munchau ha gettato uno sguardo critico a come gli stati membri useranno i fondi della Recovery and Resilience Facility, di cui l'Italia è il principale beneficiario. "I governi nazionali rispondono ai loro elettori, non all'Ue", scrive Munchau.

Di nuovo Brexit al Consiglio Affari Generali - I ministri per gli Affari europei oggi avranno in agenda due temi caldi per la loro prima riunione fisica dall'inizio della crisi Covid-19. Oltre ai negoziati con il Parlamento europeo sul bilancio 2021-27, Michel Barnier aggiornerà i ministri sui negoziati con il Regno Unito sulle relazioni future, che riprenderanno la prossima settimana a Bruxelles.

La Brexit può attendere per le Clearing Houses - La Commissione si muove per mettere al riparo il settore finanziario Ue dalle conseguenze di una hard Brexit l'1 gennaio 2021. Ieri è stata concessa una "equivalenza temporanea" alle Clearing houses (camere di compensazione) della City che giocano un ruolo centrale anche per i derivati del continente. Ma la decisione della Commissione è anche un avvertimento: gli operatori di mercato hanno 18 mesi per ridurre la loro esposizione alle Central counterparties (o CCPs) del Regno Unito.

In Francia Macron perde un altro pezzo - Si è dimesso il vicepresidente di La République En Marche, Pierre Person. Lui ha detto di voler "creare un elettrochoc" perché il partito di Macron non produce più idee. Ma Mauro Zanon ci spiega che sulla sua decisione rumorosa potrebbe pesare la "destrizzazione" dell'ecosistema macronista.

Mini-rivoluzione sugli aiuti di stato per gli Ets - La Commissione ha adottato le nuove linee guida sugli aiuti di stato nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissioni Ets che entreranno in vigore l'1 gennaio 2021. Gli Stati membri potranno continuare a compensare i settori a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (il cosiddetto carbon leakage). Tuttavia la Commissione ha dato una stretta ai criteri. I settori che potranno beneficiare degli aiuti sono stati ridotti da 14 a 10 e il tasso di compensazione è stato abbassato dal 85 al 75 per cento. Ci sarà anche una condizionalità: le imprese interessate – con l'eccezione delle Pmi – dovranno rispettare le raccomandazioni degli audit sull'efficienza energetica.

Addio Mini-Europe, l'Ue non la salverà - Il parco di attrazione Mini-Europe di Bruxelles, con le sue riproduzioni in scala 1:25 dei monumenti di 80 città europee, chiuderà definitivamente le sue porte il 31 dicembre prossimo. La Commissione, che in passato aveva patrocinato alcune attività del parco, ha annunciato che non volerà in soccorso di Mini-Europe dopo l'annuncio della cessazione delle attività la scorsa settimana. "Non ci sono discussioni in corso su un sostegno futuro", ha detto una portavoce della Commissione. In 31 anni di esistenza Mini-Europe è stato visitato da 10 milioni di persone.

EuroNomine - Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, è stato eletto presidente dell'Associazione europea delle industrie dell'aerospazio e della difesa (Asd). Profumo subentra a Eric Trappier di Dassault Aviation.

 

Accade oggi in Europa

- Consiglio Affari generali

- Visita dell'Alto rappresentante Josep Borrell a Kiev

- Commissione: discorso di Paolo Gentiloni all'European Business Summit

- Commissione: conferenza stampa della commissaria Adina Valean sul Cielo unico europeo

- Commissione: conferenza stampa del commissario Janez Lenarcic sulla Riserva strategica sanitaria

- Commissione: Margrethe Vestager e Elisa Ferreira ricevono il ministro Giuseppe Provenzano

- Corte di Giustizia: sentenza sulle restrizioni della città di Parigi agli affitti brevi su Airbnb

- Eurostat: rapporto trimestrale sull'asilo

Di più su questi argomenti: