Helsinki si definisce “la capitale più fredda del mondo” e vuole rilanciarsi come CaaS, City as a Service

La Finlandia, alla ricerca di persone e di idee

Luciana Grosso

Helsinki vuole rilanciarsi come centro dell'innovazione ma ha un problema: le mancano gli abitanti. Breve reportage tra le opportunità della "capitale più fredda del mondo"

Helsinki. Visto che con buone scuole, saune quotidiane, ottimi servizi sociali e belle foreste si vive bene ma in pochi, la Finlandia ha preso a importare quello che le manca e che proprio non ha: persone. Nasce da questa evidenza demografica (5 milioni di abitanti in tutto, con una densità di 16 abitanti per chilometro quadrato contro i 207 dell’Italia) la volontà di Helsinki, che si autodefinisce “la capitale più fredda del mondo”, di rilanciarsi come CaaS, City as a Service: una specie di grande hub per startup, idee, invenzioni hi-tech, professionisti.

 

 

Il progetto è grossomodo questo: chiunque, europeo e non, abbia una buona idea imprenditoriale (meglio se legata al magico mondo del tech) può presentarla e, se piace, il governo e la sua multietnica e vitalissima capitale, mettono a disposizione tutto il resto. 

 

Il sistema funziona così: il governo ha lanciato un sito, da cui si può scaricare un kit per startup (lo trovate qui, se vi pungesse vaghezza).

 

Vi si trovano tutte (ma proprio tutte) le informazioni del caso che possono servire a chi, per una ragione o per un’altra, vuole infilare sciarpa e guanti e trasferirsi lì con la sua attività: dai moduli burocratici per cambiare resistenza e iscriversi alle camere di commercio locali, alle agevolazioni per trovare un alloggio e una sede, alle procedure per avere un numero di previdenza sanitaria e soprattutto le indicazioni per fare richiesta di una “borsa di avvio” ossia il fondo con cui il governo finlandese copre le spese dei primi tre mesi di attività di una nuova azienda.
La ragione di tanta generosità non è di puro mecenatismo. Anzi, è possibile che sia più la Finlandia ad avere bisogno di giovani imprenditori che i giovani imprenditori ad aver bisogno della Finlandia.  “Helsinki e tutta la Finlandia – ci spiegano da Helsinki as a Service – abbiamo un enorme problema demografico: siamo in pochi. Il che è un peccato, sia per il paese, che rischia di spopolarsi, sia per il tipo di vita, eccellente, che possiamo offrire. Ci servono persone nuove: imprenditori, lavoratori, startupper, programmatori. Chi ha una buona idea o sa fare qualcosa può venire qui anche con tutta la famiglia: troverà i servizi di cui ha bisogno, dalla rete completamente gratuita ovunque, alle sedi, alle possibilità di networking, a una serie di agevolazioni fiscali e di servizi welfare dal nido all’università. Ci serve gente che voglia venire a vivere, produrre, inventare, creare e lavorare qui. Perché il nostro paese ha eccellenti servizi, ma nessuno che li usi”. Dunque ponti d’oro. 

  

Per esempio, qui, ogni anno, a novembre si svolge quella che è forse la più grande kermesse al mondo di startup tech, Slush, una gigantesca fiera di startupper e venture capitalist che attira ogni anno più di 4000 espositori e 25 mila visitatori.

 

 

Da qui, solo negli ultimi anni sono passate startup come Rovio (meglio noti come "quelli di Angry Birds”), Relex (autori, probabilmente della disposizione dei prodotti sugli scaffali del vostro supermercato di fiducia) o Whim (da noi non c’è ancora ma dovrebbe: si tratta di un’app che consente di comprare biglietti dei mezzi pubblici in qualunque città del mondo ci si trovi).

Progetti a cui se ne sommano decine di altri, ancora tutti da far nascere. L’università di Aalto, per esempio, ha presentato a Slush il suo incubatore che, solo quest’anno ha avviato 6 nuove attività, tra cui progetti per lo sviluppo dell’agricoltura, della gestione del turismo e della pubblicità on line. Il tutto mentre, alle loro spalle, per dire, parlava Sid Kuider, neuroscienziato francese e CEO di NextMind, che in Finlandia è riuscito a realizzare la sua idea di primo dispositivo wearable  al mondo in grado di connettere la mente umana a (potenzialmente) ogni tipo di device. 

 

 

Tutte idee nate altrove, ma che solo a Helsinki hanno trovato concretezza, futuro e denari. Pensateci, se avete una buona idea e un cappellino pesante: non avete che da chiedere. 

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