Così la più grande setta cinese pompa la disinformazia trumpiana su Facebook

Eugenio Cau

The Epoch Times utilizzava metodi opachi per sfuggire al controllo del social network sulla promozione di annunci politici. Un’inchiesta di Nbc e un’ossessione comune

Roma. Agli occhi di un lettore occasionale, The Epoch Times è un giornale normale. Ha un’edizione cartacea abbastanza diffusa negli Stati Uniti, in molte città lo si trova nelle cassette di vendita delle riviste assieme ai tabloid locali e ha un sito internet piuttosto professionale. Si nota spesso che l’Epoch Times ha una certa fissazione per la Cina e per l’Asia, ma niente di più. In realtà l’Epoch Times ha due caratteristiche completamente fuori dal comune. La prima: è il giornale di Falun Gong, un movimento spirituale nato negli anni Novanta in Cina che il Partito comunista represse nel sangue, generando una diaspora di fuggitivi dalle violenze del regime che si è sparsa un po’ in tutto il mondo. Nelle principali città occidentali, anche in Italia, è piuttosto facile vedere manifestazioni di discepoli di Falun Gong con in mano volantini che accusano il governo cinese di traffico di organi. Negli Stati Uniti, copie dell’Epoch Times sono una presenza piuttosto comune sul bancone dei ristoranti cinesi, spesso gestiti da membri della diaspora. La seconda caratteristica: l’Epoch Times da qualche anno è diventato negli Stati Uniti un giornale clamorosamente filotrumpiano, che dall’inizio dell’anno ha speso un milione e mezzo di dollari in pubblicità su Facebook per promuovere le politiche del presidente americano, fino a diventare il massimo sostenitore pubblicitario di Trump, secondo solo al suo comitato elettorale. Questo è perfettamente legittimo. Ma una inchiesta di Nbc News pubblicata questa settimana e firmata da Brandy Zadrozny e Ben Collins ha rivelato che l’Epoch Times avrebbe usato tecniche opache per solleticare la parte più oscura e più stramba della propaganda trumpiana, quella che Trump stesso non approva ma di cui si nutre tutto un sottobosco estremista, come per esempio QAnon, una teoria folle secondo cui il presidente degli Stati Uniti starebbe combattendo una guerra sotterranea per sgominare una rete di pedofili dentro al cosiddetto “deep state”.

 

L’Epoch Times e le sue società sorelle, come la società per i video online New Tang Dinasty, hanno anche fatto campagne antivacciniste, promuove complotti sull’undici settembre, sostiene che gli alieni rapiscano gli esseri umani e che l’emergenza della droga sia stata creata a tavolino per danneggiare il popolo americano. Gran parte di queste teorie più bislacche e pericolose non è promossa sul prodotto principale, cioè sull’Epoch Times, ma su tutta una serie di canali YouTube e di pagine Facebook apparentemente separati ma in realtà coordinati.

 

Dopo l’inchiesta di Nbc News, nella notte di giovedì Facebook ha annunciato la decisione di bandire tutto il network di Epoch Times dal suo sistema pubblicitario. Oltre a promuovere disinformazione e teorie pericolose, infatti, l’Epoch Times utilizzava metodi opachi per sfuggire al controllo del social network sulla promozione di annunci politici. Per esempio, anziché usare le pagine ufficiali dell’Epoch Times l’organizzazione aveva creato pagine ad hoc per promuovere annunci politici filotrumpiani. Nell’ultimo mese, ha scritto sempre Nbc, pagine chiamate Honest Paper, Patriots of America, Pure American Journalism e Best News hanno speso quasi mezzo milione di dollari in annunci su Facebook per sostenere il presidente Trump, e questo viola le regole di Facebook, secondo cui la pubblicità politica deve avere un’origine trasparente, non essere generata da pagine fantoccio.

La svolta filotrumpiana dell’Epoch Times è comprensibile. Nonostante i suoi messaggi di apprezzamento per il presidente cinese Xi Jinping, il presidente degli Stati Uniti ha aperto con la Cina un conflitto che molti ritengono essere ben più che commerciale, e questo è importante per un gruppo così ossessionato dal Partito comunista cinese in cui molti suoi seguaci ritengono che il giorno del giudizio sia vicino, e che l’apocalisse si porterà via i comunisti cinesi. Sarebbe meno comprensibile la ragione per cui l’Epoch Times si è trasformato in una fabbrica di disinformazione, se non fosse per un paio di numeretti: nel 2017 le entrate dell’Epoch Times sono raddoppiate, e quelle dei video online di New Tang Dinasty sono aumentate del 150 per cento.

  • Eugenio Cau
  • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.