Jeremy Corbyn (foto LaPresse)

La tetra via

Redazione

Corbyn si rilancia: farò il populista! La sinistra tra Trump e Putin

Il Labour inglese sta preparando il rilancio dell’immagine del suo leader, Jeremy Corbyn: più apparizioni tv, più populismo. Mentre i moderati spiegano in ogni modo che il populismo di destra non si combatte con il populismo di sinistra (vedi Tony Blair, ma non è l’unico), il principale partito della sinistra britannica, nonché faro d’Europa, decide che no, si combatte sullo stesso terreno. Sarà Corbyn – ha raccontato l’Independent – il capofila nel Regno della campagna contro l’establishment e contro gli interessi dei ricchi e potenti. Con coppola, borsello, e “autenticità”, Corbyn è il testimonial ideale per raccogliere consenso nell’elettorato che è scivolato verso gli indipendentisti dell’Ukip – viene citato anche l’elettore di Donald Trump, dimostrazione suprema del fatto che c’è una sinistra occidentale che da una parte del mondo sta con Vladimir Putin e dall’altra con Donald Trump.

 

Dettaglio: questa settimana il giornale molto di sinistra Morning Star è finito sotto accusa perché ha titolato sulla “liberazione di Aleppo” (che è sempre meglio della “festa di Aleppo” che aveva Repubblica in prima pagina mercoledì). Corbyn ha detto che il titolo forse non era azzeccatissimo ma che lui il Morning Star lo comprerà sempre, non si boicotta un giornale per una cosa del genere. Jon Trickett, coordinatore elettorale del Labour, sostiene che c’è ampio spazio per formulare un’offerta populista per il paese: ci sarà una mobilitazione mai vista prima. Nei sondaggi il distacco tra Labour e Tory è al 10 per cento da tempo, ma i laburisti non si preoccupano: lanceremo la nostra idea e verremo copiati dagli altri, versione moderna e tetrissima di una terza via.

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