Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan (foto LaPresse)

Per Erdogan il voto dell'Europarlamento sull'adesione della Turchia all'Ue "non ha alcun valore"

Redazione

Bruxelles è pronta a congelare il processo di allargamento in seguito alla repressione dei gulenisti e dei curdi da parte di Ankara

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha detto mercoledì che il voto del Parlamento europeo sul congelamento del processo di adesione del suo paese all’Unione “ai nostri occhi non ha alcun valore”. L’Europarlamento si esprimerà in maniera non vincolante sulla questione, tenendo conto della repressione del governo turco contro i presunti sostenitori del colpo di stato fallito del 15 luglio e contro la minoranza curda.

 

Mercoledì sono stati licenziati oltre 15 mila dipendenti pubblici con l’accusa di connivenza con i golpisti, portando le epurazioni a oltre 110 mila unità. Lo stesso giorno sono stati emanati una cinquantina di mandati arresto nei confronti di altrettanti politici filo curdi.

Oltre agli europei, Erdogan ha accusato anche gli Stati Uniti, rei di sostenere i golpisti e di dare asilo all’imam Fetullah Gulen, considerato la mente del complotto: “Da una parte accusate il Pkk di terrorismo, dall’altra permettete a dei terroristi di passeggiare liberamente per Bruxelles. Come potete definirvi sinceri nei nostri confronti?", ha detto Erdogan. "Abbiamo ribadito più volte che abbiamo a cuore i valori europei molto più di certi paesi dell’Ue, ma non abbiamo visto alcun sostegno da parte dei nostri amici occidentali (…) nessuna delle loro promesse è stata mantenuta”.