Il ministro francese dell'Istruzione Najat Vallaud-Belkacem (foto LaPresse)

Non si limona più

Mauro Zanon
Saltare scuola al tempo delle app è un’impresa impossibile. L’annuncio del ministro francese. Il pacchetto di misure della rivoluzione in salsa laicista della scuola francese è stato in seguito ampiamente edulcorato, per via delle grandi manifestazioni di ostilità espresse da parte del mondo accademico e intellettuale sui nuovi programmi fabbricati dai burocrati.

Parigi. Lunedì mattina, la ministra dell’Istruzione francese, Najat Vallaud-Belkacem, ha anticipato le grandi linee della rentrée scolastica 2015, a una settimana di distanza dalla ripresa delle lezioni per 860.000 professori e 12 milioni di studenti. “Sarà una fase di consolidamento”, ha commentato la Belkacem davanti ai rettori e ai dirigenti scolastici dell’Educazione nazionale, dopo la riforma per la rifondazione dell’école républicaine lanciata nel 2012 dal suo predecessore, Vincent Peillon. Allora il progetto quasi finì tra le macerie, in ragione della pasticciata riforma dei ritmi scolastici e dei fallimentari programmi pro gender come “Abcd de l’égalité”.

 

Il pacchetto di misure della rivoluzione in salsa laicista della scuola francese è stato in seguito ampiamente edulcorato, per via delle grandi manifestazioni di ostilità espresse da parte del mondo accademico e intellettuale sui nuovi programmi fabbricati dai burocrati di rue de Grenelle, ma tra le novità previste per l’imminente ritorno sui banchi di scuola ce n’è una che creerà molti disagi tra gli adolescenti francesi: l’introduzione di un’applicazione per smartphone a disposizione dei genitori, che permetterà loro di venire a sapere se i i propri figli hanno marinato la scuola, se hanno nascosto qualche provvedimento disclipinare per paura di ripercussioni negative sulla paghetta settimanale, o omesso di comunicare sanzioni scolastiche per sfuggire a traumatici sacrifici all’interno o all’esterno delle mure di casa, come il ritiro della PlayStation o l’annullamento dello shopping del sabato pomeriggio. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 5 agosto, dopo il placet ricevuto a maggio dalla Commission nationale informatique et liberté (Cnil), l’app prodotta dalla gauche e chiamata sobriamente “Téléservice vie scolaire”, entrerà subito in vigore in tutti gli istituti scolastici, medie e licei appartenenti alle accademie di Lille, Rennes, Tolosa, Reims e Besançon, e durante il corso dell’anno, secondo quanto riportato dal Parisien, dovrebbe essere estesa a tutta la Francia.

 

Prima, in Francia, c’erano solo gli sms che segnalavano le assenze ingiustificate degli studenti – e anche questa era già una pratica particolarmente angosciante – ma a volte, vuoi per la mancanza di rete, vuoi per la mancanza di credito, succedeva che alcuni messaggi magicamente non partivano o non venivano recepiti da mamma e papà. Insomma, un margine per farla franca c’era ancora. Ora no, invece. Con l’app “Téléservice vie scolaire” (compatibile anche per computer, quindi nessuna speranza nemmeno per i giovani con genitori poco avvezzi agli smartphone) e il 4g e il free wifi ovunque, gli adolescenti francesi che fino ad oggi riuscivano a ingannare i controlli non avranno più scampo e saranno tutti schedati dal primo all’ultimo. Niente più strateghi carismatici e leader indiscussi del “fare sega”, niente più carta carbone né mani divine del compagno di banco che riproduce perfettamente persino la firma del dottore, niente più colazioni prolungate, entrate alla terza ora, dopo la versione di latino, niente più cinema al mattino, niente più limonate indimenticabili al parco mentre a scuola i compagni si arrabattano tra seno e coseno, niente più scappatelle al mare ad aprile, quando l’estate ci dice che sta arrivando in nostro soccorso.

 

Il controllo della trasgressione
Il governo goscista, ora, vuole controllare tutto, e spazzare via il romanticismo, la creatività e il piacere di trasgredire di quelle mattinate adolescenziali che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha vissuto. I genitori francesi, come raccontato oggi dal Parisien, dovranno crearsi un account e una password personali per sorvegliare il proprio figliolo o la propria figliola. I dati delle loro birichinate verranno registrate tutti in maniera automatica. E in maniera altrettanto automatica, fanno sapere da rue de Grenelle, sede del ministero dell’Istruzione, verranno cancellati tutti alla fine di ogni anno accademico, per evitare “derive nella schedatura degli adolescenti”.

 

[**Video_box_2**]L’introduzione dell’app tentacolare ideata dalla sinistra francese sta già suscitando numerose reazioni stizzite tra i giovani, ma per il momento non sono previste manifestazioni di protesta. Manifestazioni che invece sono attese già da ottobre per quanto riguarda gli altri due capitoli controversi della rifondazione della scuola firmata Belkacem: i nuovi programmi scolastici, che non convincono nemmeno a sinistra, e la promessa di assumere 60.000 docenti entro il 2017, che quasi sicuramente non verrà mantenuta.