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Editoriali

La Cina usa i suoi laser militari contro un aereo tedesco nel Mar Rosso

Redazione

Il “paese partner” che ci spara addosso. Un velivolo da ricognizione, parte della missione europea Aspides per proteggere le navi civili dalle milizie houthi, è stato attaccato da una fregata della Repubblica popolare cinese

Il 2 luglio scorso, un aereo da ricognizione tedesco, schierato nel Mar Rosso come parte della missione europea Aspides per proteggere le navi civili dalle milizie houthi, è stato attaccato da una fregata della Repubblica popolare cinese che all’improvviso gli ha puntato contro un laser militare. Il velivolo tedesco (civile, con a bordo solo due militari) sarebbe stato colpito all’improvviso e senza preavviso. Non ci sono stati feriti, ma per qualche ora la missione tedesca è stata sospesa, e ora si ragiona sul progressivo aumento dell’aggressività cinese anche contro obiettivi europei. La tattica di disturbo è avvenuta  il giorno prima del  viaggio di Wang Yi, il ministro degli Esteri cinese, a Berlino.

Il 3 luglio Wang ha incontrato il suo omologo tedesco Johann Wadephul, e il giorno successivo il cancelliere Friedrich Merz, ma nei resoconti ufficiali non è stato menzionato l’episodio. Ieri però, il ministero degli Esteri  ha convocato l’ambasciatore cinese a Berlino e ha scritto su X: “Mettere in pericolo il personale tedesco e interrompere l’operazione è del tutto inaccettabile”. La Cina ha lavorato a lungo con gli houthi per ottenere una via d’accesso sicura e facilitata all’area di fronte al Mar Rosso, coordinandosi direttamente con la  leadership della milizia  per garantire che le navi cinesi non venissero prese di mira. E nel frattempo Pechino inizia a testare tattiche militari già usate altrove per riaffermare il proprio dominio marittimo. Nel febbraio del 2023 una nave filippina nel Mar cinese meridionale è stata attaccata dalla Guardia costiera cinese con raggi laser militari. L’anno prima anche una nave da pattugliamento australiana era stata attaccata con laser accecanti da una nave militare cinese. “Anche gli Stati Uniti hanno segnalato diversi attacchi laser contro i propri aerei militari da parte di presunti laser cinesi”, ha scritto lo Spiegel. “In circa dieci casi, i piloti sarebbero rimasti accecati mentre si avvicinavano alla sezione militare dell’aeroporto di Gibuti”. Questo è il paese che secondo molti politici, anche in Italia, dovrebbe essere considerato dall’Ue un “partner affidabile”. 
 

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