Foto:Ansa.
Il voto
Sì all'euro digitale, no al rapporto Navarrete
L’Ue avanza con un mandato del Consiglio che rafforza Commissione e Bce: privacy garantita, online confermato e linea tedesca ricomposta. Il Parlamento prepara gli emendamenti per bocciare la linea del Ppe. E la partita sulla sovranità dei pagamenti entra nella fase decisiva
L’Ue a volte zoppica, spesso non è tempestiva, e raramente è coraggiosa. Ma non sull’euro digitale. Oggi il Consiglio approverà il suo mandato (general approach): privacy blindata, funzione online confermata, impianto della proposta della Commissione del 2023 sostanzialmente salvo dentro il single currency package. E c’è uno strabismo tedesco che merita nota: secondo quanto ricostruito dal Foglio, Merz e Ursula von der Leyen, entrambi in orbita Ppe, spingono sull’euro digitale e oggi il Consiglio voterà all’unanimità. Il risultato è politico: la linea della Commissione e della Bce esce rafforzata e, nei fatti, viene scavalcata l’impostazione del rapporteur spagnolo Fernando Navarrete (Ppe) e di una parte del Ppe tedesco.
Navarrete aveva scritto una relazione che spingeva sull’offline e rendeva l’online “condizionale” superfluo. E, nel suo attacco alla promessa di privacy, ha perfino paragonato l’euro digitale allo e-Cny cinese. Il termine per presentare emendamenti era il 12 dicembre. E fare emendamenti significa dire che quell’impostazione non convince; chi non li presenta, la accetta. Gli emendamenti verranno pubblicati la prossima settimana e, per quanto risulta al Foglio, puntano a smontare la visione Navarrete. Marco Falcone, eurodeputato di Forza Italia (Ppe), rivendica quasi 100 modifiche. A ogni modo, l’Europarlamento dovrà chiudere il suo testo entro fine maggio. Poi, a giugno, inizierà il trilogo: obiettivo regolamento entro fine 2026, progetto pilota nel 2027 e possibile emissione nel 2029. Intanto la Banca Centrale svedese, sull’onda dell’euro digitale, ha avvertito che riaprirà il dossier e-krona. E mercoledì Macron ha ricordato che tra stablecoin ed euro digitale l’Ue si gioca un pezzo del suo ruolo internazionale.
Oggi all’Aspen Institute Piero Cipollone (Bce) tornerà a battere sugli stessi punti. Autonomia e sovranità dei pagamenti in tre pilastri: l’euro digitale per i pagamenti al dettaglio; i progetti “Pontes” e “Appia” per l’ingrosso costruiti insieme a provider privati (anche stablecoins) ; e terzo, l’interlinking di Tips per il transfrontaliero.
La telefonata improvvisa
“Adesso o mai più”: Lula chiama Meloni sull'accordo Ue-Mercosur