editoriali
Sberle all'ambientalismo ideologico
L’Aie spiega perché, sulla CO2, non bisogna confondere obiettivi e strumenti
Si rischia di confondere l’obiettivo con lo strumento. L’obiettivo è ridurre le emissioni. Le fonti rinnovabili vincono nel mondo; l’Agenzia internazionale dell’energia traguarda un futuro splendido di eolico e fotovoltaico; la Cina è il più formidabile investitore nelle fonti rinnovabili di energia fino al punto che quest’anno dovrebbero calare le sue emissioni di CO2; e ancora la Cina miete successi planetari con le auto elettriche; siamo nell’era dell’elettricità, garantisce entusiasta ancora l’Aie; la Norvegia impazza per le automobili elettriche arrivate addirittura al 26% del parco auto circolante; sussidi a manetta nel mondo, in Europa e in Italia per sostenere le tecnologie rinnovabili. Questi alcuni degli strumenti individuati. E ora, dopo gli strumenti, ecco l’obiettivo. Le emissioni mondiali aumenteranno anche quest’anno, è un nuovo primato di CO2, mai come nel 2024. Lo dice ancora una volta l’Aie. La domanda di energia cresce nel mondo in modo così accelerato che tutte le rinnovabili riescono a soddisfarne la parte minore, e gran parte dell’aumento arriva da un aumento sfrenato e ancora più forte dei combustibili fossili. Il picco di consumo di petrolio – traguardato negli anni ’70 dal Club di Roma – dopo mezzo secolo continua a non vedersi.
Domande. Perché si costringono alla transizione energetica i paesi a tecnologia più efficiente, impegnandoli nel massimo sforzo per conseguire il minimo risultato, invece di spendere quei soldi per dare energia più efficiente ai paesi più arretrati, restringendone il divario e tagliando in modo rapido le emissioni di CO2? Perché gran parte degli 8 miliardi di esseri umani si ostina a non volersi adeguare a questi strumenti? Perché questi sforzi, queste penalizzazioni, questi sacrifici, portano effetti così impercettibili? Ma siamo sicuri che gli strumenti individuati finora sono i più efficaci per conseguire l’obiettivo? Se lo strumento non funziona, è lo strumento giusto? Stiamo scambiando lo strumento con l’obiettivo? (Oppure l’obiettivo è un altro, ma non si dice).
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