È possibile che l’Italia – un paese povero di risorse – sia il quinto maggiore finanziatore mondiale dell’industria fossile? La risposta breve è: no. Eppure, questa notizia è stata ampiamente reclamizzata da ReCommon, “un’associazione che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori”. In realtà, lo studio pubblicato da ReCommon non parla dei sussidi fossili, ma dei “fondi pubblici internazionali” (pari a 142 miliardi di dollari nel triennio 2020-22) erogati da “alcune grandi istituzioni finanziarie dei paesi del G20 e [da] le banche multilaterali di sviluppo”.
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