(foto Ansa)

editoriali

Meloni “svende” Ita a Lufthansa: evviva!

Redazione

Se fa l’opposto di  quanto ha sempre detto, Giorgia ottiene risultati grandiosi

E dunque anche in questo caso, nel caso di Ita, tocca confidare che Meloni non faccia ciò che diceva Giorgia. Che insomma il rispetto della presunta coerenza venga, di nuovo, sacrificato. Perché la Meloni che oggi, da premier, ha adottato un dpcm per velocizzare, e menomale, le procedure di cessione di Ita, è la stessa Giorgia che, da leader dell’opposizione, si opponeva a ogni ipotesi di vendita e anzi rimproverava a Mario Draghi la volontà di “liquidare un pezzo della nostra identità”, arrivando perfino a sostenere che “la sovranità prevista dalla Costituzione si compone di tanti tasselli, tra cui la libertà di volare autonomamente, proprietari dei propri interessi, capaci di salvaguardare una delle tradizioni aviatorie più prestigiose del mondo”. E c’è di più. Perché la Meloni che ora propende per un accordo con Lufthansa è la stessa Giorgia che il 14 ottobre 2021 celebrava l’ultimo volo di Alitalia dicendo che l’idea di “svendere domani ai tedeschi di Lufthansa” era l’approdo naturale delle politiche scellerate della sinistra, di Draghi e del management di Ita.

 

E del resto, quando Draghi, nello scorso agosto, prospettava una chiusura della trattativa con la compagnia tedesca, Meloni gridava al complotto: “Mi auguro che il presidente Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa”. E quando Lufthansa, a seguito dell’ennesimo tentennamento della politica italiana, la scorsa estate chiese al governo un minimo di risolutezza, il meloniano Fabio Rampelli dichiarò: “Si fa presente ai signori della Lufthansa che non siamo sotto il dominio del reich tedesco”. Così, in scioltezza.

Ora che “a cedere a Berlino” è proprio il governo Meloni – sia pure con un’offerta assai meno vantaggiosa di quella che era possibile ottenere mesi fa – non resta che sperare che la premier rinneghi Giorgia e tiri dritto in retromarcia. Ancora un volta, facendo il contrario di ciò che ha sempre detto, potrtebbe fare la cosa giusta. Forse riuscire perfino laddove Draghi non aveva osato: “Svendere a Lufthansa”. Sarebbe grandioso.

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