Contro la povertà servono soldi. Ma anche politiche più efficaci. I dati sono drammatici: un milione di poveri in più, con un’impennata nel Nord, tra le persone di mezza età e gli occupati. Colpa del crollo dell’economia ma anche di un welfare frammentato e pieno di buchi. Da marzo 2020 in poi sono state stanziate risorse enormi per sostenere il reddito di famiglie e lavoratori. Ammortizzatori sociali, indennità e ristori, Reddito di emergenza: tutte queste misure hanno ridotto di molto l’impatto della crisi. Non bastano però a fronteggiare l’emergenza sociale attuale e futura. La via maestra, naturalmente, è riavviare l’economia e creare lavoro. Contemporaneamente, bisogna mettere mano alla rete di protezione sociale. E metterci denaro. Bisogna scegliere le priorità: ha ragione Luciano Capone, i 3 miliardi stanziati nel 2022 per il cashback è meglio dirottarli sui programmi di lotta contro la povertà. Per fare due cose.
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