Un’occasione persa, o quasi. Il Piano italiano di ripresa e resilienza prevede di assorbire circa 70 miliardi su modernizzazione e digitale, ma mancano impegni forti e programmi precisi su riforme e investimenti
La revisione dei contenuti del Recovery plan italiano (Pnrr) e la struttura di governance che dovrà vigilare sulla sua implementazione sono fra i punti di merito su cui sta provando ad articolarsi un nuovo patto di legislatura. Sembra dunque il momento giusto per suggerire modifiche alla bozza di Pnrr finora circolata e non ancora presentata alla Commissione europea. Qui si prova a farlo su un capitolo decisivo: quello degli interventi per attivare innovazione e digitalizzazione quali leve su cui far crescere l’Italia.
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