“Esportiamo in 160 paesi e ora in quella lista gli Stati Uniti scalano 83 posizioni e diventano il nostro primo mercato di sbocco”. Giulio Pedrollo, che ci racconta di questa prospettiva americana con comprensibile soddisfazione, è l’amministratore delegato del gruppo di famiglia. Ci facciamo due chiacchiere su Zoom, per mettere bene a fuoco l’operazione chiusa pochi giorni fa con cui il gruppo veronese ha acquistato la Superior Pump consolidando la sua posizione di forza nel mercato mondiale delle elettropompe. Fin qui sarebbe solo una vicenda di successo aziendale, ma cade nell’anno più strano che abbiamo conosciuto e si intreccia con altri recenti accadimenti tutti con un posto già prenotato nei libri di storia. Perché, ci dice Pedrollo, il tentativo di sbarcare negli Usa è cominciato 30 anni fa. “Avevamo chiaramente interesse per quell’enorme mercato, ma l’export andava pianissimo, rallentato in tanti modi, soprattutto con barriere non tariffarie. La molla è scattata quando i consulenti di Translink Corporate Finance si sono presentati con una proposta dall’estero.
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