
(foto EPA)
di cosa parlare stasera a cena
Il sospetto omicida di Charlie Kirk sembra disegnato dai trumpiani
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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È l’assassino che tutti i trumpiani, i Maga, gli anti-anti-woke, avrebbero immaginato. Sembra disegnato da loro il ragazzo fortemente sospettato di aver ucciso Charlie Kirk. Qui c’è sempre garantismo, anche transoceanico, e perciò consigliamo di aspettare la fine del processo. L’informazione americana si sta buttando senza remore sulle prove d’accusa e su un quadro generale di colpevolezza piuttosto impressionante, a partire dalla denuncia fatta da familiari dell’arrestato dopo averne raccolto, per via indiretta, una specie di confessione spontanea.
Ma torniamo al profilo del ragazzo. Colpevole o innocente resterà il modello del nemico ideale per il trumpismo, con la scelta di incidere sui proiettili “Bella ciao” o “Hey Fascist” o slogan contro l’omofobia, facendosi precedere da una intensa attività di contestazione sui social, con parole violente e minacciose e con l’accusa, ormai universale, di diffondere odio, sempre rivolta alla controparte. Colpevole, o magari innocente ma reo confesso per spavalderia o per stupidità, Tyler Robinson resterà anche la rappresentazione in abiti da ragazzo americano qualunque dell’enorme errore commesso da tutto il campo democratico. Charlie Kirk era uno dei pochissimi che tentava di aprire una linea di dialogo, cioè di scontro verbale da esaurire nella contrapposizione delle visioni, delle analisi, delle esperienze, delle preferenze. Era un’eccezione anche nella sua parte. Era prezioso e necessario per tutti, perché aiutava anche il mondo democratico e la sinistra ben inserita nelle università a provare a incrinare la linea tanto granitica quanto perdente con cui si cerca di rappresentare la società americana (sfuggita, nel frattempo, a quel tipo di rappresentazione estremista e intellettualmente comica). I proiettili con le scritte da maglietta de sinistra uccidono anche chi li spara e la storia culturale e politica cui pretenderebbe di far riferimento e di sintetizzare nella pochezza di qualche parolina riciclata. E, si spera, anche di cose così (segnalazione di Carlo Stagnaro).
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Nei comandi Nato viene considerata molto efficiente la risposta all’incursione di droni russi in Polonia. Per il segretario generale Mark Rutte l’operazione condotta dalle forze russe con il supporto della Bielorussia è inaccettabile e pericolosa. Mentre, con una certa dose di saggezza diplomatica, Rutte si dice anche pienamente soddisfatto della risposta degli Usa alla crisi in territorio polacco. E fa qualche passo avanti anche la coalizione dei volenterosi.
Fatto #2
Giorgia Meloni rivendica i risultati del mercato del lavoro nel Mezzogiorno. La statistica è dalla sua parte e il tasso di occupazione è un indice molto significativo, la realtà di fondo, poi, è un po’ più complicata, ma l’opposizione deve trovare gli argomenti giusti, e non quelli più facili, per contestare queste affermazioni.
Fatto #3
Ci buttiamo a indovinare, ma si direbbe che a comprare e mandare avanti il gruppo Armani sarà Essilor-Luxottica, che ha le competenze, la presenza mondiale e la forza finanziaria per un’operazione di quel livello e per dare continuità alle indicazioni dello stilista. Poi ci sono le cose più di famiglia.
Oggi in pillole
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Bravo Harry.
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La terribile repressione politica in Turchia non spegne l’energia dell’opposizione a Erdogan.
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Ogni volta che esce una sentenza sconvolgente leggiamo cosa scrive Gian Domenico Caiazza per tarare bene la nostra indignazione.
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Tornando a Kirk, al suo presunto assassino e a Bella Ciao.