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Di cosa parlare stasera a cena
Due mozioni di sfiducia, ma von der Leyen tiene e rafforza la linea
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Due mozioni di sfiducia (dalle estremità di destra e sinistra o, meglio, dalla Putinisti&Associati) contro di lei in parlamento ma Ursula von der Leyen tiene, e rafforza, la linea. Si tratta di difendere l’isola democratica che nel mondo è diventata l’Europa. La spinta al coordinamento di tutti gli strumenti di difesa è molto forte e può permettere di superare sia gli intralci nel modo di procedere europeo sia le rivalità e le gelosie.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Sergio Mattarella parla della condizione dell’Europa e dei paesi Nato dopo l’incursione russa in Polonia. Definisce l’episodio gravissimo, una violenza che può avviare tutti verso il baratro. La Polonia ha chiesto di seguire la procedura prevista nell’articolo 4 del trattato Nato, una forma di consultazione rafforzata di fronte a minacce. E se Donald Trump non è stato né risoluto né chiaro accontentiamoci dell’ambasciatore americano alla Nato. Non sarà stato un grande vicepresidente ma come neocritico del trumpismo Mike Pence è interessante e dice che nei piani russi c’è l’attacco a paesi europei dopo l’invasione dell’Ucraina.
Fatto #2
Hanno un certo rilievo oggi i due colloqui avuti da Giorgia Meloni, sembrano pescati dal repertorio della maggiore criticità nella politica internazionale. Ha visto Maia Sandu e la presidente della Moldova,in questo momento, esprime la massima decisione nel contrasto alle mire espansionistiche russe e lo fa dal punto di vista molto significativo di un piccolo stato già oggetto di forti campagne di disinformazione e di inquinamento politico, un piccolo stato che è anche tra i maggiori sostenitori dell’Ucraina. E l’altro colloquio, telefonico, è stato con Narendra Modi, forse il meno allineato tra gli aspiranti costruttori del nuovo ordine mondiale cinese-russo-dalemiano. A proposito, l’Ue non sembra affatto intenzionata a seguire Trump nel porre pesanti dazi contro India e Cina. Una scelta che farà innervosire il presidente Usa ma che segna una ripresa capacità di prendere posizione nello scenario mondiale da parte europea.
Fatto #3
In Francia vogliono bloccare tutto ma poi si va sempre a finire in confuso palestinismo (scordandosi pensioni, redditi, prezzi, conti pubblici, debito nazionale). Emmanuel Macron ha nominato, con difficili prospettive, il giovane e bravo Sebastien Lecornu, che beve l’amaro calice con serietà.
Oggi in pillole
- Oggi nuovi attacchi israeliani contro gli Houthi, i comandi e la logistica delle forze nemiche di Israele continuano a subire colpi pesanti;
- Il sindaco rapper che potrebbe pacificare il Nepal;
- Ripescaggio di Benjamin Netanyahu in cui spiega la strategia di Israele;
- Tutta vita su Marte;
- Le sfilate di Armani vanno avanti.