Foto di Cecilia Fabiano, via LaPresse 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Una proposta al governo Meloni per risolvere l'affaire balneari

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link. È gratis!


 

Il governo sta fruendo di una serie di opportunità fortunate e sembra anche che, malgrado a volte contrastino con la linea declamata prima di governare, Giorgia Meloni e il suo ristrettissimo giro intendano cogliere questi doni. Uno è l’offerta ben ricca per la rete Tim, un altro è il comportamento leale e fattivo mostrato da Lufthansa per sistemare la partita di Ita Airways. A questo primo accenno di lista ci permettiamo di unire un bel parere legal/politico/economico regalato (anche se per i liberali nessun pasto è gratis) dall’Istituto Bruno Leoni per risolvere nientemeno che la faccenda dei balneari.

Chissà se i revisionisti di sé stessi (in tempo record) si spingeranno fino a raccogliere gratuitamente uno spunto dell’istituto tremendamente liberista. Certamente, per aggiungere qualcosa, la vicenda Donzelli-Delmastro potrebbe aver insegnato che trasformare il governo nell’opposizione dell’opposizione non serve a granché e anzi blocca l’iniziativa governativa, compresa quella derivante dalla miracolosa cancellazione del proprio pensiero passato. Un po’ anche perché l’opposizione ha davvero limiti gravi e prenderla a riferimento, sia pure per contrastarla o per fare il gioco del contrario, non porta a proporre idee di qualche valore.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Sanremo non ce l’ha fatta a reggere alle pressioni e ai distinguo. La Rai ha mollato e Volodymyr Zelensky non potrà raccontare il coraggio e la sofferenza del popolo ucraino agli spettatori del Festival. Non servono analisi complesse per capire che invece avrebbe fatto bene a lasciare quello spazio a disposizione del presidente ucraino. È una semplice scelta quella da cui doveva derivare il favore per la sua partecipazione. Ed è quella imposta da un’invasione militare in un paese libero e confinante con l’Ue. Non c’è da ragionare finemente, c’è solo lo schieramento pieno e solidale, parola abusata e una volta tanto opportuna, con gli aggrediti. Lo facciamo già, certo, con l’invio di armi e con aiuti civili. Non si capisce perché fermare lì la nostra solidarietà e non dare anche l’opportunità di raccontare e testimoniare a chi è colpito. Si danno invece idee per la greve ironia russa. Perché Volodymyr Zelensky è bene che parli ovunque nei paesi liberi e democratici, perché lo dice anche Le Monde. E perché lo dice Stefano Ceccanti. A proposito, anche la resistenza (politica, morale ed economica) della Moldova è un piccolo miracolo

Fatto #2

Joe Biden sostiene con forza e con dati il suo interventismo venato di protezionismo nelle cose dell’economia produttiva e l’Ue proclama risposte altrettanto sistematiche. Insomma, sembra di assistere al revival della pianificazione e succede proprio tra le economie aperte e a ispirazione liberale. Anche questo a ben vedere è un colpo di fortuna di cui potrebbe beneficiare il nascente melonismo, perché potrebbe permettere di coprire il sovranismo becero e un po’ accattone predicato in questi anni e trasformarlo nella condivisione di un progetto europeo con cui replicare, tutti insieme, alla neopolitica industriale americana. Oggi è stato il ministro francese Bruno Le Maire a dire che stiamo per dar vita a un Ira (Inflation reduction act) europeo e quindi a fare come si è fatto negli Stati Uniti, usando il contrasto alla crescita dei prezzi come strumento per riavviare politiche pubbliche di sostegno alle produzioni essenziali per l’industria e per favorire le imprese nazionali

Fatto #3

Nel Regno Unito oggi il più grande sciopero della sanità pubblica della storia, una di quelle giornate da cui una maggioranza di governo non può riprendersi per un paio di legislature. L’opposizione laburista è ovviamente con i lavoratori del servizio sanitario e sostiene le loro richieste. Ma è interessante che in questa giornata il leader dell’opposizione e leader laburista, il molto pragmatico Keir Starmer, scelga di occuparsi di flessibilità del lavoro e di arricchimento delle opportunità nella fase di formazione in azienda

 

Oggi in pillole