(foto di Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

Il Movimento 5 stelle chiacchera ma non decide su Luigi Di Maio

Giuseppe de Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Non c’è l’espulsione e neppure una vera censura, chiara e motivata, per Luigi Di Maio. C’è ancora chiacchiericcio e qualche espressione di dispiacere personale, come quello di Roberto Fico. Il presidente della camera, forse l’uomo meno politicamente espressivo che sia capitato a Montecitorio, sembra buttarla sugli affetti, sulla memoria comune con Di Maio, ma cosa voglia esattamente non si capisce. Il limbo ha un effetto comico, Di Maio è un non-cacciato che, però, almeno ha qualcosa da dire sulla politica italiana, se non altro perché ne sta praticando una parte e perché il semplice e diretto appoggio alla linea di Mario Draghi è già tanto. Anche perché la comunicazione politica più diffusa, quella rappresentata nella Tv di stato, è ormai in mano a personaggi come Alessandro Orsini, ed è chiaro che l’area anti-atlantista e filo-russa è occupata, mentre l’esaltazione strategica della resa oltre all’insulto anti-americano sono tutti del Fatto. Per Di Maio resta la normalità europeista e la linea filo-governativa, è un tipo fortunato.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Intanto (per i geopolitici di complemento) c’è che i russi litigano anche con molti vicini. Con il Kazakistan la situazione peggiora di brutto.

 

Fatto #2

Chi dubita della determinazione della Bce sullo spread fa un grande errore, lo dice Christine Lagarde e il tono duro, un po’ da avvertimento, serve a far calcolare rapidamente i rischi finanziari di chi tentasse la scommessa contro i debiti sovrani. Il risultato è che la Borsa si tranquillizza, lo spread se ne sta buono, e anche l’annuncio dei prossimi rialzi dei tassi è ormai anestetizzato. Qui c'è l'integrale.

 

Fatto #3

La distanza economica tra nord e sud aumenta (a dispetto di tutti i tentativi di favorire la convergenza) e come Mara Carfagna chiede di usare il Pnrr per ridurre il divario.

 

Oggi in pillole

  • Lo dicono davvero tutti che la scelta del 2035 per abbandonare i motori termici presa dalla Ue non ha senso.
  • Perché gli inglesi alzano i tassi quando li alzano gli americani.