Di cosa parlare stasera a cena

La "tecnica dello sviamento" e le nuove informazioni su Savoini a Mosca

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

I fattarelli per attaccare discorso a cena


Salvini comincia subito ad usare la sua tecnica abituale anche nella fase successiva alla chiamata verso la crisi e quindi nella fase politica che archivia il cambiamento e il governo del popolo. La tecnica è quella dello sviamento con attribuzione ad altri di intenzioni inventate e la contestazione di quelle intenzioni. Ha aperto la crisi perché vuole le elezioni, per andare dove non si sa, avendo come uniche politiche dichiarate quelle che mischiano sovranismo, anti-europeismo, simpatie putiniane. Tutta roba che non può esplicitare in un programma da proporre davvero in campagna elettorale. Quindi meglio inventare intenzioni altrui e indignarsi per quelle intenzioni. A domanda non risponde e però butta lì la sua ostilità (da papà, da ministro, da poliziotto, da fornaio, da liutaio) al governo Di Maio-Renzi. Allora, stavolta l'invenzione è talmente penosa che ci si vergogna per lui mentre lo dice, fa un po' pena vedere un omone (che ha sempre un groppo di commozione nella voce, però) con tanto di barba e di sguardo obliquo che gira a vuoto con le solite parole per prendersela contro nemici immaginari. Sembra un po' "a me m'ha rovinato la malattia" di Alberto Sordi, che infatti faceva pena.

   

    

Non sapendo che fate, ma volendo farlo ci si incattivisce. Lo scolapasta si posiziona in testa e si comincia a chiedere pieni poteri o niente, ma poi pure Erdoğan coi pieni poteri ha perso elezioni locali

   

   

Ma a nuove informazioni sui viaggi del suo sodale Savoini a Mosca non risponde. Come non risponde mai alle domande ben definite

  

  

Che poi a sfiduciare il governo in cui si milita si rischia di fare i Pirandello senza però esserne capaci

 

 
Luigi Di Maio lo aveva già sistemato bene Spinoza ieri

  

 

Anche lui annaspa, l'antipolitico che si incarta nel politicismo. Aveva provato con le mediazioni, con la tecnica della minaccia per ottenere vantaggi o per mettere in scacco altri poteri. E si era pure fatto modificare lo statuto del movimento5 stelle, diventandone fondatore ex post. Adesso che l'esperienza grillina volge al termine, nullità politica che torna nullità e basta li lascia in un bel guaio i suoi compagni di parlamentarie o quello che erano. Non hanno veramente un partito, per la verità non hanno niente, se non Di Maio capo politico e Casaleggio padrone delle loro volontà. E questo disperato tentativo di salvare la legislatura facendo passare in corsa la riduzione del numero di deputati e senatori. Con sue intenti, da una parte quello di spaventare chi punta alla rielezione e( dall'altra allungando i tempi come avverrebbe per far procedere una legge di modifica della costituzione (in cui è fissato il numero di deputati e di senatori). Dicono che ora punteranno su Conte, che, giustamente, non li aveva votati e quindi potrà continuare a non votarli

Detto tutto questo ci sono anche le buone idee


Ovviamente un governo di totali irresponsabili lascia scoperte tutte le partite difficili, faticose, rischiose, e quindi, se non c'è da distribuire soldi in chiave elettoralistica, della finanza pubblica e dell'economia si guarda bene dall'occuparsene. L'Italia così si trova esposta a rischi micidiali e a poco servono i tentativi di additare anche nel caso dei mercati finanziari i nemici immaginari europei o sorosiani

Ma nelle cene estive bisogna anche ridere unendo ragione e sentimento e soprattutto citando dal repertorio della musica.

 

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