Di cosa parlare stasera a cena

La manovre di Conte e l'addio a Mattia Torre

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Qui si fa ammenda per aver proposto ieri di parlare a cena della ennesima crisi farlocca. È stato tutto inutile però? o un po' vi siete divertiti a immaginare gli scenari politici successivi alla rottura della maggioranza gialloverde. Avete tutti un po' scrollato il capo con l'aria di chi lo sapeva che sarebbe andata a finire così. E invece parole e azioni ancora una volta sono state cacciate via, rifiutate, cancellate. Il governo del cambiamento coerentemente cambia il senso di ciò i suoi esponenti dicono e cambia i giudizi su ciò che fanno. Ogni volta come gli fa più comodo. Andare avanti così comporta almeno qualche logoramento del consenso? Beh questo potrebbe succedere, anche se gli istituti di sondaggi ce lo diranno tra un po', ma, accanto alla sondaggistica vera e propria, c'è un sentimento rilevabile da ciascuno di noi presso gli amici e i contatti personali. E tutti sentiamo crescere una qualche forma di diffidenza verso queste giravolte governative.

 

Si vedranno e andranno avanti, ovvero verso la misteriosa direzione della politica quando non si sa che dire. Ma resta, per la dignità del paese, non accettabile che all'interno del governo, organo costituzionale organizzato secondo regole precise, non ci si fidi l'uno dell'altro e non si dia seguito a nessuna reale attività collegiale. Anche se va notata una sfumatura nel giudizio di Salvini che lascia molto pensare. Il capo della Lega, tatticamente, indica Di Maio come interlocutore serio mentre parla di altri ministri e esponenti 5 stelle che frenano e con i quali non si può ragionare. E' una ricostruzione del tutto artefatta della realtà, perché Di Maio è stato sia il campione della squadra dei "no" (a dispetto delle recente mezze aperture su alcune opere) e soprattutto il campione della politica identitaria a 5 stelle. Ma forse parlare di Di Maio come interlocutore serve a Salvini per due scopi: da una parte inventarsi una comoda rivalità con una parte dei grillini e dall'altra identificare bene e mostrare a tutti le manovre del prof. avv. per darsi, come presidente del consiglio, un ruolo autonomo.

 

È più rilevante, ovviamente, se calcolato rispetto al Pil, però godiamoci questo sorpasso francese sull'Italia nell'entità totale del debito pubblico.

 

E si prova ancora una volta a raccattare denari vendendo immobili pubblici.

 

Si fa appassionante il caso dell'Ice, con la fuga di tutto il comitato editoriale, scavalcato dal neo-presidente, nominato dai gialloverdi. Nelle intenzioni della nuova guida dell'istituto bisogna evitare toni accademici e lunghe relazioni, per puntare invece a poche pagine comprensibili da tutti. Secondo gli studiosi quelle poche pagine non servono a nulla e comunque si chiamano "comunicato stampa" e potevano benissimo essere aggiunte a una vera relazione. Il punto della lite comunque è un altro, ed è l'Europa, di cui il nuovo presidente non voleva che si parlasse bene.

 

Una delle tante crisi aziendali trascurate da Di Maio.

 

Tenete i droni italiani lontani dalle navi degli Stati Uniti.

 

Mai dire cosa banali, come "un altro lutto" e poi proseguire citando i recenti, quindi diamo l'addio a un bravo sceneggiatore italiano con le parole da lui usate per il Foglio per parlare del suo bambino.