Il ministro Alfonso Bonafede (foto LaPresse)

Il voto di sfiducia su Theresa May e l'esposto contro Bonafede sul caso Battisti

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Cene movimentate questa settimana, con notizie a raffica dalla Gran Bretagna. Stasera si vota una surreale fiducia, ed è probabile che passi, con Theresa May appena reduce dalla più clamorosa sberla parlamentare a Westminster dal 1918. Quindi si confermerà al suo posto un governo ormai privo di un piano credibile per gestire la Brexit. Mentre l'Europa fa sapere che non è più tempo di trattative. Bene la concessione di più tempo, una bella proroga, si potrebbe pure fare (di fronte ad atti rilevanti, come un nuovo referendum) ma non si dovrebbe andare oltre le elezioni europee. Per non aggiungere ridicolo al ridicolo, cioè per non dover assistere alla campagna elettorale per il Parlamento europeo in un paese che ha votato per uscire dall'Europa. Le proroghe sono meravigliose, ma l'abuso fa male.

  

 

Un po' di soddisfazione spicciola, concreta, comune, ma anti-demagogica, per il povero Macron tanto attaccato in questi giorni proprio per non essere demagogico. La sua analisi sulla Brexit davanti ai pescatori francesi è vincente.

 

 

Un giusto criterio di prevenzione interrompe la E45, la Orte-Ravenna, strada quanto mai utile. Ma c'è un viadotto dalla stabilità dubbi e la magistratura interviene. Forse le condizioni delle nostre infrastrutture meriterebbero un piano di intervento serio e non le stupidaggini della polemica quotidiana. Tutto si deve allo spirito di osservazione di un cercatore di tartufi, che ha messo online il suo video.

 

L'ecotassa fa arrabbiare i sindacati, l'ultima denuncia è di oggi e viene dalla Cisl del Piemonte. E va bene. Ma che sia un fatto serio lo capiamo da chi dice sempre la verità e cioè dalla pubblicità. Nelle campagne per le utilitarie di buona qualità ma appena sotto ai requisiti che farebbero scattare la tassa si sottolinea proprio l'esenzione dall'imposta, con tutta la chiarezza e la forza di uno slogan pubblicitario. Un caso in cui sono più le interruzioni dei talk che i dibattiti stessi a fare danni all'immagine del governo. In ogni caso se ne discute anche nello spazio più propriamente politico. E si discute e si litiga di brutto all'interno della maggioranza (scontando sempre un po' la manfrina che deriva dalla divisione dei ruoli tra leghisti e grillini) sui temi energetici.

  

Mentre nel fronte dei Sì Tav ci si chiede perché solo gli estensori e un altro essere umano possano visionare la famosa analisi costi-benefici.

 

A proposito di proroghe, non c'è solo la Gran Bretagna in difficoltà con i suoi impegni demagogici e irrealizzabili (nel suo caso sanciti anche dallo sciocco referendum), c'è anche il governo italiano. Le voci corrono, a cena potrete controllare con gli amici, ma pare che si possa rinviare il Consiglio dei ministri previsto per domani con il quale si dovrebbe approvare il decreto con le misure assistenziali e con l'anticipo temporaneo dell'età pensionabile. Mentre i calcoli si fanno sempre più impietosi.

 

 

Chissà che succederà col Consiglio dei ministri, certamente non aiuta la stabilità e la serenità delle decisioni una nomina che oggi è saltata e che arrivava dal mitico ministro dell'ambiente Costa. Il suo nome per la guida del Parco Nazionale del Circeo è stato infilzato.

 

Ancora sull'arresto di Cesare Battisti. E' in arrivo un esposto della Camera penale di Roma alla procura della Capitale su quanto pubblicato ieri dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sul suo profilo Facebook in relazione alle varie fasi legate all'arrivo in Italia del terrorista.