Nei prossimi giorni il maltempo continuerà. Ed è prevista anche neve a bassa quota (foto La Presse)

La smentita di Juncker e il grande freddo. Di cosa parlare stasera a cena

Giuseppe De Filippi

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Jean-Claude Juncker dice di essere stato frainteso e di essere fiducioso, anzi certo, che l'Italia saprà darsi un governo stabile e operativo. E vabbè, ora però gli italiani non si fraintendano da soli, mentre Antonio Tajani mette europeisticamente in riga l'imprevedibile presidente della Commissione.

  

La grottesca citofonata al Quirinale di Luigi Di Maio per portare una lista di nomi di amici suoi e di Davide Casaleggio va citata nelle cene di questo venerdì alla voce "comicità involontaria e sgarbi istituzionali". Lodare la soluzione scelta per interrompere il suono della citofonata con l'invio al portone del bravo segretario generale latore del "grazie ma non compriamo niente" di rito. Intanto prende il ridicolo impegno alla sospensione anche il candidato molto in vista Salvatore Caiata, scelto con le dimaiarie (cioè punta di diamante della squadra di giggino).

 

Il contratto con gli italiani firmato da Vespa sarà sicuramente potentissimo ma forse un po' contano anche i tanti contratti con i lavoratori statali italiani che si sono firmati in questi giorni. Può valere una citazione a cena (lo so il tema è difficile) l'ultima fatica della super determinata ministra Marianna Madia con la firma del rinnovo per il settore della Sanità. Aumenti in busta paga, revisione delle regole non economiche, soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil, mentre scioperavano i sindacati di base. Ecco, è un po' sorprendente (parlarne) che si scioperi mentre viene firmato un contratto che evidentemente soddisfa la maggioranza dei lavoratori. Comunque è andata e i vari rinnovi a questo punto raggiungono circa 3 milioni di persone, affrontando anche la questione del reddito da lavoro, obiettivamente troppo compresso da qualche anno a questa parte, con effetti interessanti sulla domanda interna:

 


 

Mentre ci si felicita per queste intese contrattuali non si dimentichino le compatibilità generali di finanza pubblica (siamo capaci di fare due cose insieme e anche di ragionare su strategie leggermente complesse). Si può rischiare qualche boccone per traverso ma, altro che lo Juncker che capisce e non capisce, qui arrivano avvisi da brivido. Perché l'Ocse si mette a fare i conti sugli effetti del (certissimo, prima o poi) rialzo dei tassi di interesse, e ovviamente mette l'Italia tra i paesi più esposti a scossoni anche molto costosi. Insomma, altro che governo operativo, ci vorranno molte più riforme e molta capacità di resistenza negli anni della prossima legislatura. Parlarne senza farsi invischiare in stupidaggini sull'uso dello spread a orologeria.

 

Jintal compra Piombino (acciaio) o non compra? Che succede alla ex Lucchini? Se ne può parlare non solo per il richiamo quotidiano all'attività del ministro Carlo Calenda ma, volendo, anche per qualche riferimento a recenti romanzi (non è obbligatorio).

 

In Cina un colpo di mano della autorità pubblica di controllo serve a mettere sotto controllo statale una delle principali società di assicurazioni del paese, con interessi nel mondo e anche affari con il giro di Donald Trump. Ci sarebbero scorrettezze gestionali all'origine di una decisione così traumatica. Intanto impariamo subito a conoscere il favorito alla carica di banchiere centrale, che in Cina conta molto. E' un ex studente di Harvard. Si parte da lì e la conversazione può prendere il volo:

 


 

Qui farà un freddo cane (a proposito, per andare a votare meglio usare auto con gomme invernali) e anche nel resto d'Europa. Gli inglesi, di solito non allarmisti sul tema, si attrezzano: