Tavole disegnate o apparecchiate? “Foodmetti” porta il linguaggio del cibo a Lucca Comics & Games

Chef, fumettisti, editor e bartender tornano a popolare gli spazi della sezione “enogastronomica” del festival di fumetto e cultura pop: in un viaggio tra linguaggi comuni e parallelismi da tracciare tra mondi apparentemente distanti, in un discorso che fa capire come ogni universo può ibridarsi oltre ogni immaginazione, se al centro mette la creatività e le grandi storie

Gianluca De Angelis

Balloon e padelle, matite e forchette, inchiostro e salse. Parole in libertà e abbinamenti casuali? Non proprio. A Lucca Comics & Games 2025, per il quarto anno si è tenuta infatti anche la sezione “Foodmetti – Artisti delle tavole”. Un vero e proprio “festival nel festival”, che ha trovato un’intuizione geniale nel mescolare, in una ricetta sorprendente, alta enogastronomia, illustrazione e cultura pop, tra showcooking, degustazioni e talk, pagine da sfogliare e live drawing.

Questo è un luogo dove gli chef dialogano con autori e autrici, gli editor diventano bartender e gli ingredienti vengono raccontati proprio come personaggi di un fumetto. Il risultato? Un linguaggio ibrido e ancora più universale, capace di parlare a fan, curiosi e professionisti.


Nei mille ecosistemi che a Lucca si ibridano e si alimentano a vicenda, Foodmetti si muove come una scheggia impazzita inserendo all’interno degli immaginari pop anche il cibo, l’enogastronomia, il piacere di bere e mangiare. E offre una grammatica comune al fumetto e al cinema, invitando a sedersi, ascoltare, divorare, condividere. Così, fra tavole disegnate e apparecchiate Foodmetti diventa un dialetto gastronomico della lingua della cultura pop: una lingua riconoscibile e sorprendente, tra appetito e grandi storie.

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