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Il Parco di Veio, dove l'archeologia etrusca sopravvive nei boschi

Tra cascate, rovine e sentieri dimenticati, questo luogo alle porte d Roma intreccia la ricchezza storica e ambientale alla necessità di una profonda valorizzazione culturale, in un fragile equilibrio tra ciò che è rimasto e ciò che si sta perdendo

Gianluca De Angelis

A pochi chilometri dal centro di Roma si estende il Parco di Veio, un’area naturale protetta di oltre 15.000 ettari che custodisce uno dei patrimoni paesaggistici e archeologici più affascinanti di tutto il Lazio. Questo è un luogo dove la memoria dell’antica città etrusca di Veio si intreccia con boschi, cascate, percorsi rurali e testimonianze dell’antica storia di Roma, tra mistero e riscoperta. Eppure, nonostante la vicinanza alla capitale e la straordinaria ricchezza ambientale, il parco vive anche in una condizione di parziale abbandono: sentieri non segnalati, siti archeologici poco valorizzati, servizi spesso assenti. Ne parliamo con l'archeologo Nicolò Contardi.

 

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