Una statua di Cristoforo Colombo rovesciata dai manifestanti nel Minnesota (foto di Stephen Maturen/Getty Images) 

“Basta insegnare che Colombo ha scoperto l'America”

Giulio Meotti

Ecco cosa accade con la cancel culture al potere (nel paese di David Hume)

È il primo paese europeo in cui la “teoria critica della razza” all’americana è stata introdotta nella vita scolastica. Siamo in Scozia, dove gli insegnanti sono chiamati a sostenere un “test sul privilegio bianco” e a insegnare ai loro alunni bianchi la consapevolezza del loro “razzismo inconscio” e che il concetto di razza è stato deliberatamente inventato dagli europei. Si tratta poi di “decolonizzare” il curriculum scolastico e gli insegnanti devono spiegare che la razza è “un sistema che serve a sorreggere il capitalismo e l’attuale ordine mondiale”. Mélina Valdelièvre, dirigente di Education Scotland responsabile di questo nuovo curriculum, ha parlato allo Scottish Learning Festival. Racconta il Times che Valdelièvre ha detto che ai bambini non deve più essere insegnato che Cristoforo Colombo ha scoperto l’America, che il curriculum precedente era troppo incentrato su Winston Churchill, l’Impero Romano e sui “poeti bianchi come Robert Burns e William Shakespeare”. “Dire ‘Cristoforo Colombo scoprì l’America’ è una distorsione della realtà che cancella l’esistenza e i contributi dei nativi americani e che può portare alla formazione di pregiudizi razziali”, ha detto la dirigente scozzese.

   
Lo storico di Cambridge David Abulafia, i cui libri sono stati pubblicati in Italia da Mondadori (“Storia del Mediterraneo”) e Einaudi (“Federico II”),  ha scritto sul  Telegraph che è sorta “una nuova religione con diavoli e dèi. I diavoli sono il colonialismo, l’imperialismo, il razzismo, il capitalismo, senza dimenticare la disuguaglianza di genere: grandi forze informi con facce bianche che vengono citate più e più volte senza alcun tentativo di definizione”. A luglio, la scuola superiore James Gillespie di Edimburgo, dove è in corso anche una campagna per abbattere la statua di Adam Smith, ha messo al bando “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee e “Uomini e topi” di John Steinbeck, a causa del loro approccio “datato” alla razza. Edwin Conner è scioccato, come insegnante ma anche come nipote di Harper Lee. Così ha scritto sul Mail on Sunday: “C’è una tristezza tremenda in questo. Il libro è stato bandito da consigli scolastici e biblioteche, come a Richmond, in Virginia, nel 1963, appena tre anni dopo la pubblicazione. Ora non è la destra ma la sinistra che ha il libro nel mirino”.

  
Che l’aria in Scozia stesse cominciando a diventare strana lo si era capito un anno fa, quando l’Università di Edimburgo ha cambiato nome alla David Hume Tower, (anche Hume ora è giudicato “razzista”) e Lisa Keogh, una mamma di due bambini e studentessa di Legge nell’ateneo di Abertay, in Scozia, è stata indagata dalle autorità universitarie per i suoi commenti durante i seminari: aveva detto che solo le donne nascono con genitali femminili e che le donne trans non dovrebbero competere nelle arti marziali con le donne. 

 
Si sa dove si inizia ma non si sa dove si finisce… Il governo del premier Nicola Sturgeon è appena arrivato a invitare le “persone incinte” a vaccinarsi contro il Covid. “Persone”, non “donne”. Può una grande cultura morire di ridicolo? Adam Smith e David Hume non avrebbero mai immaginato che sarebbe toccato al loro paese. Dall’illuminismo agli illuminati. 

  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.