
Oggi e domani nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto culturale del fine settimana
Come tutti i fine settimana, oggi e domenica nel Foglio dodici pagine di inserto culturale. E per i vent'anni del Foglio in regalo un numero da collezione. Ecco che cosa trovate in edicola (e che potete scaricare qui)
La dolce stanchezza – La lotta contro la pigrizia, il mostro di velluto che ci afferra e ci trascina con sé. Ore a guardare l’acqua che scorre ma anche a fantasticare sulle vite degli altri – di Annalena Benini
Zappe esoteriche - Origine cervellotica e fortuna modaiola dell’agricoltura biodinamica, dal partito verde del nazismo ai circoli bio a chilometro zero di oggi – di Luciano Capone
La santissima stretta - Chi l’avrebbe mai detto: in America Obama impone di vivere la fede come un fatto privato – di Matteo Matzuzzi
Dietro Tiananmen – Ricordate la piazza degli studenti cinesi? L’ispiratore fu Fang Lizhi Del primo dissidente comunista escono ora in America le memorie – di Eugenio Cau
Il valzer delle cornette - A ogni cambio di governo, spunta per Telecom un nuovo proprietario. Con Renzi s’avanzano i francesi di Orange – di Stefano Cingolani
Il bello e sanguinario della Rivoluzione – Saint-Just, che si fece tiranno e morì di tirannia - Era nato in un piccolo centro della Borgogna, dove aveva incontrato adolescente Thérèse, il grande amore della sua vita. Partì per Parigi, con i suoi furori e le sue cupezze, e diventò l’anima nera di Robespierre. Finì ghigliottinato – di Giuseppe Marcenaro
Una nuova influenza - La moda parallela. Nel mondo due milioni di fashion blogger, e chi sfonda determina stili e fatturati – di Fabiana Giacomotti
La strega radicale - L’impegno civile e la letteratura sgarbata: Maria Teresa Di Lascia, una vita ardita e controvento. Raccolto in un libro il suo “ciarpame” – di Nadia Terranova
Una vita, tante vite - Se dieci biografie vi sembran poche. Perché tanto interesse attorno a Charlotte Brontë? Oltre ai libri, nascondeva una passione impossibile – di Annamaria Guadaghi
Il mago di Leicester – Lavoro, carattere, stima e tanti secondi posti. “Un formidabile maestro di calcio normale”. Ma ora in Inghilterra, a 65 anni, Claudio Ranieri potrebbe raccogliere qualcosa di più – di Beppe Di Corrado