Alfonso Bonafede (foto LaPresse)

L'approvazione del ddl anticorruzione e le indagini sulle diocesi di New York

Redazione

Che cosa è successo in Italia e nel mondo in poche righe e senza fronzoli. Le notizie del giorno in breve

E’ stato firmato l’accordo per l’Ilva tra Arcelor Mittal e i sindacati. E’ prevista l’assunzione di 10.700 lavoratori, con un piano di investimenti da 4,2 miliardi di euro. Il ministro Di Maio ha detto che “è stato raggiunto il miglior risultato nelle peggiori condizioni”.

I segretari di Fiom e Cgil hanno espresso “grande soddisfazione perché abbiamo raggiunto i nostri obiettivi”. L’ad di Mittal, Matthieu Jehel, ha detto che “faremo dell’Ilva un’azienda più forte e più pulita”.

  

Il ddl anticorruzione è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha detto che “oggi si apre una prospettiva di onestà per l’Italia”.

  

Ci sono venti indagati per il crollo del ponte Morandi di Genova. Si tratta di dirigenti di Autostrade, Spea e del Mit.

 

Borsa di Milano FtseMib -0,27 per cento. Differenziale Btp-Bund a 255 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,16 sul dollaro.

 


DAL MONDO


  

Londra ha accusato Vladimir Putin dell’avvelenamento a Salisbury. Il ministro della Sicurezza britannico, Ben Wallace, in un’intervista alla Bbc, ha detto che il responsabile dell’attacco chimico contro l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia è il presidente russo che “finanzia, dirige e controlla l’intelligence militare”. In una dichiarazione congiunta Stati Uniti, Canada, Francia e Germania hanno dato il loro sostegno a Londra.

 

Un uomo nordcoreano è stato incriminato dal dipartimento di Giustizia americano per il cyberattacco Wannacry del 2017 e l’hackeraggio della Sony Pictures Entertainment nel 2014.

Secondo un inviato speciale di Seul,Kim Jong-un vuole completare la denuclearizzazione della Corea del nord entro il 2021.

 

New York indaga sulle diocesi e altre istituzioni cattoliche per accertare se hanno coperto accuse di abusi sessuali su minori. 

 

L’Etiopia ha riaperto l’ambasciata in Eritrea dando un ulteriore segnale di pace dopo l’accordo del 9 luglio.

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