Il Piemonte chiede lo stato di calamità. Danni per il maltempo anche in Liguria
Tutti i livelli dei fiumi continuano a salire - FOTO. Un disperso in Val Chisone, mentre in molte zone le condizioni si sono aggravate rispetto a ieri - VIDEO. Oltre i sei metri il Po a Torino - FOTO. Renzi: "La partita è ancora lunga”
Prosegue l'ondata di maltempo che sta colpendo l'Italia e, in particolare, il nord-ovest del Paese. Piemonte e Liguria sono gli 'osservati' speciali. La situazione più critica, secondo quanto riferiscono dalla protezione civile regionale, si registra nel torinese, in particolare in Val Chisone, dove il fiume ha rotto gli argini a Porte, mentre la località montana di Prali risulta isolata a causa della caduta di una valanga. Proprio in Val Chisone sono ancora in corso le ricerche dell'uomo di 69 anni che risulta disperso a Perosa Argentina nel Torinese. L'uomo si trovava con il figlio sull'argine del Rio Albona per tentare di recuperare i suoi cavalli, quando si è verificato uno smottamento ed è caduto nel corso d'acqua. Lo stanno cercando le squadre dei sommozzatori e l'elicottero dei vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri e il 118. Il figlio è incolume.
Nel Cuneese, è il livello di piena del fiume Tanaro a preoccupare: ad Alba e ad Asti ha superato i 6 metri, ben oltre la soglia di pericolo. La protezione civile, nell'aggiornamento di questa mattina alle 6 rinnova l'appello ai "cittadini evacuati ai piani superiori dei fabbricati" di "rimanere in tale sistemazione”.
Cartoline dal Piemonte #maltempo pic.twitter.com/H9rs9V1leF
— Alex (@Alex_Ssl1900) 24 novembre 2016
Tutti i livelli dei fiumi continuano a salire. Oltre i sei metri di altezza per i Po ai Murazzi dove la piena del Po ha staccato dagli ormeggi i battelli Valentina e Valentino mandandoli a schiantarsi contro il ponte della Gran Madre.
Ma a Torino preoccupa molto anche la Dora. Tutti i ponti sul fiume sono stati chiusi per precauzione. A valle il Po risulta in crescita, ancora al di sotto dei livelli di pericolo.
#Murazzi #Torino, il Po è andato fuori pic.twitter.com/eZdFx37RDg
— paola g. (@apeironpaola) 24 novembre 2016
Non meno pesante la situazione in Liguria dove nel Ponente gli abitanti dei Comuni della Valle d'Arroscia, nell'Imperiese, e quelli di Albenga, sono minacciati dalla piena del Centa dove il livello del fiume ha toccato quello più alto tra i corsi d'acqua del Ponente ligure. Ieri ci sono stati danni e allagamenti in molti Comuni: i torrenti sono tutti "sotto la soglia di piena straordinaria", spiegano i previsori di Arpal. Ad Alba restano chiuse oggi tutte le scuole e molte attività.
L'arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte indica "allerta rossa estesa all'alto Tanaro e alla pianura cuneese”. Previsti ulteriori incrementi dei livelli idrometrici. “Nelle ultime 6 ore - spiegano - si sono registrate precipitazioni forti e molto forti sulle zone pedemontane occidentali e sulle Alpi Liguri”. Tregua invece in Val Bormida e nell'entroterra savonese fino al confine con il Piemonte, la zona più colpita durante questa ondata di maltempo, ma la scorsa è stata ancora una notte di pioggia e paura. La preoccupazione ora sono le frane, gli smottamenti, mentre arrivano le prime telefonate per alberi caduti ed invasione del manto stradale.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è giunto alla Sala operativa della Protezione civile piemontese. Ad accoglierlo il prefetto, Renato Saccone, il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, la sindaca di Torino, Chiara Appendino e il capo della Protezione civile piemontese, Stefano Bovo. Il premier ha deciso di raggiungere il coordinamento per rendersi conto di persona della situazione di emergenza che sta interessando il Piemonte. “La fase di emergenza non è finita. Nessuno può tirare oggi un sospiro di sollievo, la partita è ancora lunga”. Ha detto Renzi, pur ricordando che “la prima fase è stata gestita in modo splendido dalla protezione civile piemontese”. "Nelle prossime ore, quando riceverà da parte delle Regioni Piemonte e Liguria la richiesta di stato di emergenza - continua il premier - il governo si muoverà in modo immediato perché in queste aree da subito di possa iniziare, finita la fase emergenziale il conteggio dei danni e l'aiuto e il sostegno alle popolazioni interessate". Con lui il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, che ha già pronta la richiesta di stato di calamità naturale per Alessandrino e Cuneese dove ieri la forza dei fiumi ha provocato danni e oltre un centinaio di sfollati tra Clavesana, Farigliano e Carrù.