inverno demografico

Elon Musk ha ragione. La crisi delle nascite è una bomba a orologeria per l'Italia

Il patron di Tesla e X scrive sul suo social network "Italy is disappearing", in riferimento alla crisi demografica nel nostro paese. I dati dell'Istat gli danno ragione

Giovedì Elon Musk, commentando un post su X che parlava del calo delle nascite in Italia, ha scritto: "Italy is disappearing". Nel post di @cb_doge c'era scritto: "Il tasso di natalità in Italia è sceso al minimo storico di 1,13 figli per donna, con solo 370.000 bambini nati l'anno scorso, il dato più basso dal 1861. Gli esperti avvertono che questo declino sta peggiorando e non mostra segni di ripresa, creando una seria sfida per la futura popolazione italiana". Tema caro al patron di Tesla e X, padre di 14 figli, che da tempo denuncia il problema della crisi demografica, spesso sostenendo che "uno dei rischi maggiori per la civiltà è la bassa natalità. Se le persone non fanno più figli, la civiltà è destinata a crollare".

 

 

I dati sono in linea con quelli diffusi a marzo del 2025 dall'Istat. L'istituto di statistica evidenziava il record negativo storico, 1,18 figli per donna (e non 1,13 come riportato dal post su X, che è invece la stima provvisoria relativa ai primi 7 mesi del 2025) raggiunto nel 2024, anno nel quale effettivamente sono nati 370mila bambini, "il numero più basso dal 1861". Un record negativo che, come sottolineava l'Istat, non era dovuto solamente alla diminuzione della fecondità, ma anche alla riduzione del numero di potenziali genitori, conseguenza diretta del calo demografico degli ultimi decenni.

 

L'andamento decrescente prosegue senza sosta dal 2008, anno nel quale si è registrato il numero massimo di nati vivi degli anni Duemila (oltre 576 mila). Da allora la perdita complessiva è stata di quasi 207 mila nascite (-35,8 per cento).

  

Come scrivevamo "la demografia è senza alcun dubbio la più grave emergenza, economica e sociale, dell’Italia". Roberto Volpi scriveva inoltre che "i tassi di fertilità che stanno precipitando suonano come avvertimenti del collasso della popolazione.  Il collasso della popolazione mondiale è ormai uno scenario nient’affatto distopico o avveniristico e comunque del tutto improbabile. E’ piuttosto una realtà che ci sfiora da vicino, più di quanto avessimo mai sospettato; una realtà che se non proprio i nostri incrocerà senz’altro i destini dei nostri nipoti – se non prima ancora quelli dei nostri figli. I passi con cui questa realtà si avvicina ai nostri giorni sono infatti decisamente più rapidi, più veloci di quelli che, pure, erano stati autorevolmente preventivati".

 

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