Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio (foto Ansa)
il sondaggio
Gli italiani a favore della riforma della giustizia sono più di quelli contrari
Secondo le rilevazioni di Only Numbers per La Stampa, il 38,9 per cento degli intervistati voterebbe Sì. Il fronte del No al 28,9 per cento, mentre gli indecisi sono al 17,2 per cento
A oggi, sono più gli italiani a favore del referendum sulla riforma della giustizia che quelli contrari. Secondo l'ultimo sondaggio realizzato da Only Numbers per La Stampa il 38,9 per cento degli intervistati voterebbe Sì, mentre chi voterebbe senz'altro No sarebbe il 28,9 per cento. Dieci punti di differenza sono molti, ma molti sono ancora gli indecisi: il 17,2 per cento.
Secondo le rilevazioni, voterebbero Sì sarebbe il 78.8 per cento degli elettori dei partiti di maggioranza, mentre solo l'8 per cento andrebbe alle urne per esprimere voto contrario. C'è meno compattezza negli elettori dei partiti di opposizione: perché è vero che i più voteranno No, il 60,8 per cento, il 17,7 per cento è pronto invece a sostenere la riforma voluta dal ministro Nordio. Sono soprattutto gli elettori centristi a essere pronti a votare Sì: il 53,8 di chi vota Azione e il 47,4 per cento dei sostenitori di Renzi.
Quanto è emerso da questo sondaggio però potrebbe cambiare, anche in maniera significativa. Perché al momento solo il 48 per cento degli intervistati ha detto essersi informato sui contenuti della riforma, mentre il 52 per cento ammette di non conoscerne i dettagli. Tra i non informati spiccano il 65,8 per cento degli elettori di Salvini e il 61,7 per cento di quelli del Movimento 5 stelle.
E se vincessero i No? Secondo il sondaggio Only Numbers, quasi un italiano su due (48,7 per cento) ritiene che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non dovrebbe dimettersi, una posizione condivisa dall’86,9 per cento degli elettori dei partiti di maggioranza. Tra gli elettori dei partiti di opposizione invece il 62,3 per cento ritiene che qualora vincesse il No, Meloni dovrebbe fare un passo indietro e dimettersi dalla presidenza del Consiglio..
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