Roma come Blade Runner. Ecco il primo taxi volante

Giorgio Caruso

Oggi il primo volo in Italia di un eVTOL, un veivolo completamente elettrico che è un mix tra un grande drone e un piccolo elicottero. Collegherà in soli 20 minuti il centro di Roma all’aeroporto di Fiumicino

Non è fantascienza, ma realtà. Aeroporti di Roma, Volocopter, UrbanV e Atlantia hanno effettuato questa mattina il primo volo in Italia di un eVTOL, un veivolo completamente elettrico che è un mix tra un grande drone e un piccolo elicottero, che ha sorvolato la zona di Fiumicino a una velocità di 40km/h a un’altezza di 40 metri e che dal 2024 collegherà in soli 20 minuti il centro della Capitale all’aeroporto di Fiumicino.

   

Il test di oggi è stato svolto a un anno dalla presentazione del primo prototipo di eVTOL in Italia. Negli ultimi dodici mesi, sono stati fatti progressi significativi dal punto di vista delle tecnologie di volo, della progettazione dei vertiporti e delle normative necessarie per consentire ai primi servizi AAM tra l'aeroporto di Fiumicino e la città di Roma di “spiccare il volo” entro il 2024. 

     

L'aerotaxi elettrico di Volocopter è stato progettato per consentire ai passeggeri di effettuare voli rapidi e senza emissioni in ambienti urbani, sia su rotte terrestri particolarmente trafficate, sia sopra a flussi d’acqua. Le caratteristiche dell’aerotaxi rispecchiano la volontà di Atlantia e di Aeroporti di Roma di svolgere un ruolo pionieristico nel rendere praticabile e accessibile al pubblico la mobilità area urbana. 

  

Il volo di questa mattina è stato seguito da una presentazione del vertiporto, organizzata da UrbanV - società fondata da ADR, insieme ad Aeroports de la Cote d'Azur, Aeroporto di Venezia (SAVE) e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna - per progettare e costruire vertiporti a livello internazionale. Durante la presentazione, è stata esplorata un'altra dimensione dei futuri servizi di AAM, ovvero il VoloIQ. Questa piattaforma digitale è il fulcro dell'ecosistema della mobilità aerea urbana/avanzata, che supporta l'accesso digital a tutti i processi di lavoro: dalle operazioni di volo alla prenotazione, VoloIQ supporterà e ottimizzerà lo sviluppo delle operazioni UAM/AAM nelle città di tutto il mondo. 

  
“La strategia industriale di Atlantia è fortemente focalizzata sugli investimenti in tecnologia e innovazione, così da rendere i nostri asset sempre più sostenibili e aprire la strada a nuove forme di mobilità integrata", ha affermato Giampiero Massolo, presidente di Atlantia. "Siamo felici di aver contribuito a fare sistema tra alcune importanti società di cui siamo azionisti. Grazie alla loro collaborazione e all’apporto in termini di competenze e aree di eccellenza diverse, stiamo creando un nuovo tipo di mobilità sostenibile che non esisteva fino a poco tempo fa". 

 

"L'evento di oggi rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso finalizzato a essere ‘pionieri’ nella sperimentazione e nell'implementazione della Mobilità Aerea Avanzata in Italia, e a fare la nostra parte per rendere i trasporti urbani sempre più sostenibili e seamless," ha commentato Marco Troncone, ceo di Aeroporti di Roma. "In poco meno di un anno siamo passati da un accordo di partnership firmato e dall'avvio di una serie di eventi a un test di volo in una struttura funzionante. Per questo motivo, stiamo riunendo tutti i principali stakeholder e le autorità di regolamentazione affinché possano osservare di persona questo servizio di mobilità e questa tecnologia,” ha spiegato Christian Bauer, chief commercial officer e interim chief financial officer di Volocopter. 

 

"Questo vertiporto di prova è particolarmente importante per UrbanV, in quanto rappresenta il nostro primo passo verso la creazione di una rete di vertiporti nell’area di Roma,” ha aggiunto  Carlo Tursi, ceo di UrbanV. "In stretta sinergia con tutti i nostri partner in questo nuovo ecosistema di mobilità, stiamo facendo progressi verso il posizionamento di Roma come una delle prime città europee capaci di offrire collegamenti diretti con velivoli elettrici, sfruttando l'esperienza che abbiamo sviluppato nella progettazione e nella costruzione di infrastrutture di terra per la mobilità aerea avanzata.” 

 

Gli studi recenti fatti da EASA e dal McKinsey Center for Future Mobility  sostengono che la dimensione stimata del mercato dell'UAM in Europa - compresi R&S, produzione di veicoli, operazioni e costruzione di infrastrutture – sarà di circa 4,2 miliardi di euro entro il 2030, con la capacità di creare o sostenere circa 90.000 posti di lavoro (esclusi i posti di lavoro in ambito produzione). Inoltre, lo studio classifica Roma come una delle città più adatte in Italia per l'implementazione dei servizi UAM/AAM.