Il saluto di Roma a David Sassoli

La camera ardente in Campidoglio. Il cordoglio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Consiglio, Mario Draghi

La camera ardente per David Sassoli, il presidente del Parlamento Ue morto due giorni fa, è stata aperta questa mattina in Campidoglio. Ad accogliere il feretro, assieme alla moglie Alessandra Vittorini e i figli Livia e Giulio, c'era il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si sono presentati per commemorare Sassoli. 

 


Sono diversi gli esponenti politici che hanno voluto rendere omaggio al presidente dell'Europarlamento. Giuseppe Conte è arrivato con Goffredo Bettini, l'ideologo dem che si fa sempre più precettore del leader del M5s, tanto da farsi fotografare insieme anche in occasioni pubbliche come questa. 

 

 

Nel corso della mattina è passato in Campidoglio anche Nicola Zingaretti. Un attimo prima è stato Massimo D'Alema a mettersi ordinatamente in fila per esprimere il suo cordoglio alla moglie e ai figli di Sassoli.

Forza Italia si è presentata con una delegazione composta da Antonio Tajani e i capigruppo Bernini e Barelli: "Sassoli era una persona perbene, leale. Ci univa la stessa passione politica, il rispetto dei ruoli, del Parlamento e dei valori come la centralità della persona", ha spiegato il coordinatore azzurro.

Oltre a Stefano Fassina e Dario Nardella, anche Mario Monti ha testimoniato il suo cordoglio alla Protomoteca. E lo stesso, stringendo la famiglia Sassoli, hanno fatto Walter Veltroni e Gianni Letta. Il Pd, prima della visita di Enrico Letta, ha reso il suo omaggio con una corposa delegazione di senatori composta, tra gli altri, da Valeria Fedeli, Dario Stefano, Roberta Pinotti, Andrea Marcucci, Luigi Zanda, Caterina Bini.

 

Domani si terranno i funerali di stato a Santa Maria degli Angeli, alla presenza di Sergio Mattarella e dei vertici europei: la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il numero uno del Consiglio Ue Charles Michel.

 

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