Matteo Bassetti racconta l'aggressione No vax sotto casa sua

Il direttore del reparto di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova racconta di essere stato inseguito e minacciato e di ricevere costantemente telefonate anonime. "La magistratura intervenga: non è folklore ma violenza criminale"

Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’Ospedale San Martino di Genova e volto noto della televisione in ambito scientifico, ha raccontato al Corriere della Sera che, di ritorno da una vacanza in Sardegna, è uscito di casa "per comperare certi piccoli sigari che ogni tanto fumo. Sto per rientrare e vedo su di me uno sguardo di persona che mi riconosce”. L'uomo, un no vax, lo ha inseguito e minacciato, accusandolo di essere parte della "dittatura sanitaria" che secondo assurde teorie del complotto governerebbe il paese al soldo di Big Pharma. "Diceva che coi vaccin i vogliamo uccidere il popolo. Ha cercato di colpirmi", racconta il medico a Controcorrente su Rete4. "Mi mandano messaggi e telefonate per dire che uccideranno mia moglie e i miei figli, che mi travolgeranno con un tir..."

 

Bassetti da mesi è ormai sotto sorveglianza e quindi può chiamare le forze dell’ordine senza passare dal centralino del 112. L’uomo è stato fermato e denunciato dalla polizia e dal medico stesso. "E' stato un crescendo che è cominciato sui social media", racconta Bassetti, "poi sono arrivate le telefonate e le lettere anonime in ospedale e sul luogo di lavoro di mia moglie, poi su una chat Telegram è stato messo il mio indirizzo di casa e l'altra sera sono stato aggredito davanti al mio appartamento", racconta l'infettivologo ad Agorà Rai. "Chiedo che la magistratura intervenga: non ho paura, ma lo stato deve perseguire queste persone violente. E' un errore considerarli come folkloristici detrattori dei vaccini: sono organizzazioni crimi9nali che vanno trattate come tali". 

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