Parafrasando un iconico titolo di Aldo Busi, si potrebbe sintetizzare: “Botti e vaccini (pochissimi i vaccini)”. Ma con più attenzione psicologica, si dovrebbe forse cogliere il senso contrario: “Botti e vaccini (tantissimi i botti)”. La notte di San Silvestro funestata dal lockdown e dal coprifuoco; la notte orbata dai cenoni e dai baci sotto il vischio; la notte che dopo aver ascoltato Mattarella, dritto dalla cintola in su come avesse il Covid a gran dispitto, non si sapeva più cosa fare ma la punizione della tombolata alternativa è stata ugualmente troppo dura. Questa notte sopra le righe, che normalmente ha il sapore agrodolce di una festa forzata e imperfetta, è diventata stavolta l’esplosione di un botto di cattivo umore, di rabbia, di rancore, di urlo.
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