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Contro Mastro Ciliegia

Pure Alcaraz divorzia

Maurizio Crippa

Tra patrimoniali immaginarie e addii clamorosi, il tennis diventa il nuovo terreno di polemiche e drammi mediatici: Sinner e lo spagnolo al centro di un circo che sembra più da salotto che da campo

Ora che per qualche giorno natalizio potevamo prenderci una pausa dal “tennis giocato”, diventato più ossessivo di quel che una volta era “il calcio giocato”. Ora che il migliore degli italiani di cui disponiamo, Jannik Sinner se ne sta a Dubai a giocare a golf, è arrivato quel profeta di sventura sindacale di Landini a riaprire il ventilatore: “Jannik Sinner paghi la patrimoniale in Italia”. Un’idea così scema che certuni valenti anchorman gli sono andati subito appresso. Ma siccome il segretario della Cgil l’aura del menagramo un po’ l’ha, ha aggiunto: “Preferisco Alcaraz e Musetti”. Dunque Musetti, concittadino di Sinner, si attenda anche lui che qualcuno gli rinfacci la patrimoniale. Invece il simpatico “Alvarez”, che piace a Vespa perché è più italiano, è stato colpito negli affetti: “E’ molto difficile per me scrivere questo post… Dopo più di sette anni insieme, Juanki e io abbiamo deciso di porre fine al nostro periodo insieme”. Carlos “Alvarez” Alcaraz ha deciso di divorziare dal suo storico coach Juan Carlos Ferrero: “La coppia più solida, vincente e allegra del tennis moderno si è improvvisamente separata”. Che sia colpa di Landini non sappiamo. Ma anche uno sticazzi starebbe bene, in questo nuovo mondo in cui i tennisti hanno sostituito le rockstar.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"