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Contro Mastro Ciliegia
Pure Alcaraz divorzia
Tra patrimoniali immaginarie e addii clamorosi, il tennis diventa il nuovo terreno di polemiche e drammi mediatici: Sinner e lo spagnolo al centro di un circo che sembra più da salotto che da campo
Ora che per qualche giorno natalizio potevamo prenderci una pausa dal “tennis giocato”, diventato più ossessivo di quel che una volta era “il calcio giocato”. Ora che il migliore degli italiani di cui disponiamo, Jannik Sinner se ne sta a Dubai a giocare a golf, è arrivato quel profeta di sventura sindacale di Landini a riaprire il ventilatore: “Jannik Sinner paghi la patrimoniale in Italia”. Un’idea così scema che certuni valenti anchorman gli sono andati subito appresso. Ma siccome il segretario della Cgil l’aura del menagramo un po’ l’ha, ha aggiunto: “Preferisco Alcaraz e Musetti”. Dunque Musetti, concittadino di Sinner, si attenda anche lui che qualcuno gli rinfacci la patrimoniale. Invece il simpatico “Alvarez”, che piace a Vespa perché è più italiano, è stato colpito negli affetti: “E’ molto difficile per me scrivere questo post… Dopo più di sette anni insieme, Juanki e io abbiamo deciso di porre fine al nostro periodo insieme”. Carlos “Alvarez” Alcaraz ha deciso di divorziare dal suo storico coach Juan Carlos Ferrero: “La coppia più solida, vincente e allegra del tennis moderno si è improvvisamente separata”. Che sia colpa di Landini non sappiamo. Ma anche uno sticazzi starebbe bene, in questo nuovo mondo in cui i tennisti hanno sostituito le rockstar.
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