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contro mastro ciliegia

Ambrogino alla Flotilla? Affondato da Bernardini de Pace

Maurizio Crippa

Come il Pallone d'Oro, anche l'Ambrogino d'oro di Milano è ormai una patacca. Ma darlo alla Flotilla, come proposta da Verdi e da una parte (si spera) del Pd è una "iniziativa è gravemente inopportuna e offensiva", ha denunciato la super avvocata

Come il Pallone d’oro per i veri appassionati di calcio, così l’Ambrogio d’oro per i milanesi veri è ormai una patacca indigesta, il frutto di beghe di palazzo (Marino). Non a caso Beppe Sala se ne tiene lontano come dalla nebbia. Ma stavolta si rischia la cosa brutta, e viva l’avvocatissima Annamaria Bernardini de Pace che ha lanciato l’allarme. Succede che la capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni e il verde Carlo Monguzzi (due non a caso di cui Sala non sa più come liberarsi) hanno proposto per l’Ambrogino la Flotilla. E Bernardini de Pace ha scritto una lettera a Sala: “Ho appreso con sconcerto la candidatura della Global Sumud Flotilla per il prossimo Ambrogino d’oro, l’onorificenza destinata da Milano (quindi da tutti i milanesi) ai cittadini che, con impegno civico, hanno dato lustro alla città”. “Questa iniziativa è gravemente inopportuna e offensiva”, scrive, e non solo perché a Milano non c’è "lu mere" come tutti sanno, ma perché “la cosiddetta flotilla… non ha distribuito cibo, non ha soccorso civili: ha messo in scena una provocazione politica. E “tutto questo non ha nulla a che vedere con il senso civico, la solidarietà o la promozione dell’immagine di Milano nel mondo”. Colpita, speriamo affondata.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"