contro mastro ciliegia

La bella estate calda in sharing di Garattini e Bezos

Maurizio Crippa

Ilaria Salis pretende di vietare un matrimonio “contro l’arroganza di Bezos”: molto fascistoide, come tic. Potrebbe invece imparare dal fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" il metodo della condivisione e della scienza, che nulla vieta e nessuno manganella

Non sapremmo che estate augurare all’imbarazzante Manganellatrice di Budapest, ora travestita, con la consueta sciatteria, da Grisa di Venezia: è riuscita a scrivere, ahinoi maiuscolo come alle medie, “QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE”. Non certo una calda estate nelle galere dell’ispettore Orbán, mai e poi mai. Ma un’estate a rinfrescarsi le idee sotto una vedovella, questo sì. Forse le verrebbe in mente che ognuno si sposa come e dove vuole, persino Gramellini sull’isola deserta. La scombinata monaca di Monza pretende di vietare un matrimonio “contro l’arroganza di Bezos e del suo mondo”. Invece di organizzare cortei e tentare di vietare la libertà degli altri (molto fascistoide, come tic) la Grisa di Venezia potrebbe imparare da chi ha più idee di lei il metodo della condivisione e della scienza, che nulla vieta e nessuno manganella. Come il gran Silvio Garattini, che intervistato su come far scampare l’estate torrida ai suoi coetanei, ha proposto l’idea dell’aria condizionata in sharing: “Gli anziani che non ce l’hanno in casa è bene che passino parte della giornata dove c’è, per esempio nei centri commerciali oppure a casa dei parenti”. E chi non ce l’ha può sempre acquistare un ventilatore su Amazon. Grazie al benefattore dell’umanità Jeff  Bezos.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"