(foto Ansa)

Contro mastro ciliegia

I veri immaturi di Abbiategrasso

Maurizio Crippa

Il ragazzo che ha accoltellato la sua prof. è stato bocciato ed espulso dalla scuola mentre l'avvocato della famiglia, che non ha mai nemmeno chiesto scusa, farà ricorso al Tar e ciancia di “decisione pilatesca”. Bocciati

Iniziano oggi gli esami di Maturità, ma un chiaro segno di immaturità lo abbiamo già trovato. Nelle sembianze della famiglia, e dell’avvocato, del ragazzo che un mese fa accoltellò la sua prof. in una scuola superiore di Abbiategrasso. Il ragazzo, che dovrà affrontare le conseguenze penali del suo atto, è con evidenza bisognoso sopratutto di aiuto. Ma allo stesso tempo, è ovvio che anche la scuola lo sanzioni. Così il Consiglio d’istituto ha deliberato la bocciatura e l’espulsione dalla scuola. Ma l’avvocato della famiglia ha annunciato ricorso al Tar denunciando una “decisione pilatesca”.

 

In realtà la decisione sembra molto netta, e invece arrampicata sui vetri è la prosa del legale: “Il sistema avrebbe dovuto reagire bene, invece quello che passa non è un bel messaggio. Il ragazzo deve assumersi le sue responsabilità, certo, ma questo atteggiamento non giova a nessuno”. Volevano un premio? E’ tutto qui l’elaborato della famiglia? Va inoltre ricordato che la professoressa Condò ha scritto nei giorni scorsi una dolorosa lettera a Repubblica, in cui spiega, pur senza rancore: “Dispiace sentire minimizzare implicitamente dall’avvocato del ragazzo il dolore fisico che ancora provo, così come, ribadisco, mi è dispiaciuto non ricevere le scuse della famiglia”. Immaturi, bocciati.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"