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Vorrei tanto uscire da Meta

Maurizio Crippa

Zuckerberg ha licenziato 11 mila dipendenti in un colpo, come un  Musk qualsiasi. Uscire dai social Meta è da liberal e combattente digitale? Esiste un Mastodont?

Vorrei tanto uscire da Meta, questo intruglio digitale che nessuno ha ancora capito se sia un nuovo social o un nuovo modo per tenere i rompicoglioni lontani dalla vita reale. Anyway vorrei tanto uscire da Meta, ora che il super nerd che mai riuscì a diventare icona liberal, Mark Zuckerberg, s’è svelato un padrone delle ferriere qualsiasi, come direbbe il Gramellini, e ha licenziato su due piedi undicimila dipendenti. Di Meta, il famoso sogno del mondo nuovo. Per lettera, come quel trumpiano di Musk con la manodopera di Twitter. Dicendo “dobbiamo essere più snelli”, che una cosa così nemmeno Musk. Vorrei tanto uscire da Meta, da qualche parte ci sarà un Mastodon in cui si può pure abitare, no? Almeno per non essere da meno di tutti quei democratici, anzi liberal, del digitale che hanno lasciato Twitter (o annunciato di farlo: poi finisce sempre come con Paola Turci che andava all’estero se vinceva Meloni) e poter dire anche io che con quelli che licenziano a undicimila alla volta non ci sto. Vorrei. Solo che poi io dentro a Meta non so mai stato, e nemmeno su Facebook. Che disdetta, speriamo se ne vadano almeno gli antifà. Che invece stanno là. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"