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contro mastro ciliegia

Ufficiale: la solidarietà non è reato

Maurizio Crippa

In attesa di vedere se Giorgia Meloni riuscirà a tenere a bada il suo braccio in stile Dottor Stranamore contro gli immigrati, una sentenza fa percepire un cambio di clima: Andrea Costa della onlus Baobab è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall'accusa di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”

In attesa di vedere se Giorgia Meloni riuscirà a tenere a bada il suo braccio meccanico stile Dottor Stranamore (direttore dixit), o se continueranno a sfuggirle slogan come “fare spazio ai profughi veri, quelli ucraini” (il Conflict data program dell’Università di Uppsala ha censito 169 guerre nel 2020, ma probabilmente non producono profughi “veri”) oppure “la proposta più seria si chiama blocco navale”, c’è da registrare un significativo cambio di rotta, almeno nella percezione, sul persistente dramma di immigrati e profughi.

Che sono tutti veri. Ieri con rito abbreviato il gup di Roma ha assolto “perché il fatto non sussiste” Andrea Costa, presidente della onlus Baobab Experience che fornisce assistenza ai migranti in transito da Roma. Il reato che non sussiste è il “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, cioè un minimale gesto di aiuto compiuto da Costa e da altri volontari nel 2016: avevano acquistato biglietti di treni e autobus per nove immigrati africani per permettere loro di raggiungere la Francia via Ventimiglia. Costa s’è detto “soddisfatto” perché il giudice ha “riconosciuto quello che sapevo già”, che la solidarietà non è reato. In attesa del braccio di Stranamore.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"