contro mastro ciliegia

Il calcio in crisi di "infantinismo"

Maurizio Crippa

Va bene che siamo ancoa frastornati da una squadra che un anno fa paventava il fallimento del calcio e ora spende cash 70 milioni per un centravanti. Ma le elucubrazoni del presidente della Fifa a proposito dei Mondiali ogni due anni (o due volte a settimana?) lascia perplessi

Giusto per cambiare argomento, intanto che forse i grandi elettori scovano un quirinabile persino più vecchio di Edin Džeko. Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha parlato all’assemblea del Consiglio d’Europa dove si discuteva il rapporto “La governance del calcio: business e valori”. Bene. Sarà che siamo ancora un po’ frastornati dalla notizia che una squadra che un anno fa voleva la SuperLeague perché altrimenti il calcio falliva ha tirato fuori cash 70 milioni per un centravanti, ma la consecutio logica di Infantino ci ha lasciato tramortiti più di un dribbling di Messi. Riportiamo e sottoponiamo ai lettori: “Capisco che in Europa i Mondiali si svolgono due volte a settimana, perché i migliori giocatori sono in campo, quindi in Europa non c’è alcun bisogno di altre competizioni. (…) Non possiamo dire al resto del mondo dateci i soldi, e se avete un buon giocatore, dateci anche quello, ma guardateci in tv”. Per poi concludere, in uno stato evidente di logica solo apparente: “Ora forse un Mondiale ogni due anni non è la risposta, ma va discusso”. Boh. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"