contro mastro ciliegia

Le balle di marzo

Maurizio Crippa

Bella notizia se i nipotini di Grillo non andranno più in Rai. Ma bisogna ammettere che la politica fake non è esclusiva di nessuno. Prendete Bombardieri, della Uil: racconta che Draghi avrebbe detto "a marzo ci sarò". Scoppia il putiferio, poi forse era una balla. Meglio Conte pure a reti unificate: tanto non diceva mai niente

A prenderla con un po’ di joie de vivre, con un pizzico di felicità per come vanno le cose della vita, l’annuncio (perbacco, quasi uno grido d’ira) di Giuseppi Conte che “il M5s non farà più sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico”, essendo stati allegramente trombati nel giro delle poltrone Rai, è proprio una bella notizia.

Pensate: più nessun nipotino di Beppe Grillo sulle reti pubbliche. Troppo bello per essere vero, una cura disintossicante dalla politica fake. Poi però arriva Bombardieri, Pierpaolo Bombardieri, ed è subito chiaro che le fake non sono esclusiva di nessuno. Il segretario della Uil l’altroieri aveva riportato una fantomatica battuta di Mario Draghi, “a marzo ci sarò”.

E nel presente clima di commedia quirinalizia, già più stucchevole degli auguri di Natale a novembre, è diventata la notizia politica di una manciata d’ore. Poi ieri Bombardieri, o che avesse detto una cazzata, o che avesse dato il vero ma da Palazzo Chigi lo hanno bombardato di calci nel culo, ha voluto chiarire che non era vero, che Draghi non l’aveva detto, o forse lui ha sentito male, o forse era solo “uno scambio di battute”. Quindi, una giornata di giornalismo politico buttata ai pesci. Allora ridateci Giuseppi in conferenza unificata: almeno lui non diceva proprio niente. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"